Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 05 Giugno 2009
I dipendenti della Teva
ringraziano la direzione
I lavoratori della Teva di Bulciago hanno scritto una lettera aperta al sindaco e ai giornali per ringraziare la direzione aziendale che è riuscita a rilanciare la produzione e a mantenere i livelli occupazionali
Succede alla Teva, un’industria farmaceutica, piccolo braccio di una multinazionale israeliana, che ha scommesso sull’attività industriale di Bulciago, riportando i bilanci in attivo, riaccendendo tutte le linee produttive e riuscendo a superare indenne anche la crisi economica in atto. Sono gli stessi lavoratori della Teva Pfc di Bulciago a parlare: «Ringraziamo Lorenzo Canzi, amministratore delegato di Teva, che ha saputo traghettare questa azienda fuori da un momento di grande difficoltà» e lo fanno attraverso una lettera inviata al sindaco di Bulciago e alla stampa.
Teva ha il suo head quarter italiano a Bulciago, dove occupa una settantina di lavoratori. Ha altri tre stabilimenti in Lombardia – a Caronno nel varesotto, Settimo Milanese in provincia di Milano e Villanterio vicino a Pavia -, per un totale di oltre 350 dipendenti.
Enrico Ferrari, sindacalista della Uilcem, riassume la vicenda di questa impresa: «Nel 2004 la Teva era un’azienda in grande difficoltà. Una pesante caduta verticale della competitività, provocata dalla globalizzazione industriale, l’avevano messa in ginocchio». Gli impianti erano scarichi e una ripresa non era neppure in vista: «Si attendeva che la direzione facesse ricorso agli ammortizzatori sociali da un momento all’altro. Poi la svolta. Nel novembre del 2005 Lorenzo Canzi viene nominato direttore generale degli stabilimenti di Bulciago e Caronno. Canzi ha messo in moto le necessarie iniziative grazie alla capacità che tutti gli riconoscono nel saper affrontare i nodi che impediscono la crescita di un sito produttivo, riuscendo infine ad impedirne la chiusura».
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