Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 02 Novembre 2015
«Hanno sparato vicino a me, che paura»
Il casoLa donna era sulla ciclabile con il suo cane: «I pallini sono arrivati poco lontano da dove mi trovavo»
«Ho temuto che potessero colpirmi, i cacciatori non dovrebbero mettere a repentaglio l’incolumità altrui»
Una schioppettata ha sibillato ieri pomeriggio vicino alle orecchie di una signora di Grosio che stava percorrendo con il suo cane la pista ciclabile nel Comune di Mazzo, grosso modo di fronte al bresaolificio Rigamonti.
«È stato un grande spavento -rivela la donna-. Erano le 15.30 e stavo tranquillamente passeggiando tenendo il mio cagnolino al guinzaglio quando all’improvviso ho sentito quelle due fucilate vicino a me. Sono certa di quello che affermo: non è stato l’eco a darmi sensazioni diverse dalla realtà, sono proprio sicura che hanno sparato vicino a me, direi a pochi metri. Per fortuna ero protetta da un terrapieno che separa la ciclabile dalla strada statale, altrimenti mi sarei paralizzata dalla paura».
«Che paura»
La signora non vuole enfatizzare: «Non è una tragedia sfiorata, ma mi sono parecchio spaventata. Il mio pensiero è corso immediatamente ai fratellini di Stazzona, che sono stati coinvolti in un incidente di caccia mentre giocavano vicino a casa. Uno fu ferito dai pallini del colpo da arma da fuoco esplosi incautamente da cacciatori che erano troppo vicini alle persone proprio come è accaduto ieri pomeriggio. Ho avuto paura che i pallini potessero colpirmi perché nella loro scia in aria ho avuto la sensazione che si stessero disperdendo non troppo lontano da me, pur senza sapere dove andassero a finire».
Passata la paura la signora si sfoga: «Mi chiedo come si possa sparare così vicino alla gente perché ieri eravamo veramente in tanti lungo la ciclabile. Lungo il tragitto Grosotto-Mazzo e ritorno ho incontrato mamme con bambini, ciclisti, persone con i cani tutti tenuti responsabilmente al guinzaglio. Qualcuno ha rischiato di finire impallinato solamente per aver deciso di fare due passi all’aria aperta in una splendida giornata autunnale di sole. Non deve succedere. La pista ciclabile è stata realizzata per noi utenti, non per i cacciatori che hanno tante altre zone dove sparare senza creare rischia all’incolumità altrui. Mi auguro che chi debba occuparsi della nostra incolumità lo faccia e soprattutto chi va a caccia lo faccia senza mettere repentaglio la salute altrui».
I precedenti
A Mazzo, ieri, si è solamente sfiorato quello che è capitato alcune settimane fa Delebio con una coppia in bicicletta colpita di striscio dai cacciatori. Ma va ricordato anche il recente caso di Livigno dove è stato ucciso il cane Pepe, enttrato nel bosco in una giornata di caccia e raggiunto da una fucilata che non gli ha lasciato scampo
Zizou il cagnolino della signora che passeggiava ieri pomeriggio a Mazzo è stato più fortunato di Pepe. «Ma io, comunque, ho temuto per me stessa e non per lui» rivela la donna.
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