Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 12 Dicembre 2024
Ha problemi di vista, a un 86enne fissata la visita oculistica ad agosto 2026
Un altro caso di persona molto anziana alla quale viene fissata una visita a distanza di anni. Ennesima disavventura in Valchiavenna, dopo il caso di Roberto Carena finito anche all’attenzione dei media nazionali dopo la segnalazione del nostro giornale. A raccontare la storia, ormai diventata un classico e che comincia a sorprendere davvero poco, è la chiavennasca Lucia Via: «Il giorno 4 dicembre mi sono recata con mio padre, ormai quasi 86enne per effettuare la visita oculistica di controllo all’ospedale di Chiavenna. Siccome ci sono seri problemi di vista vengono prescritti ulteriori accertamenti, che il giorno stesso tramite mutua riusciamo a prenotare per la metà di gennaio 2025. Dopo questa visita papà dovrà tornare dall’oculista per vedere il da farsi, sostanzialmente se c’è possibilità di cura. Immediatamente, il 4 dicembre 2024 prenoto la visita oculistica che però con grande imbarazzo della ragazza allo sportello prenotazioni mi viene data per fine agosto 2026». Oltre un anno e mezzo di attesa.
«Bisogna dire da dire che la dottoressa si mio padre mi ha detto che eventualmente a visita effettuata a fine gennaio 2025 proverà a farmi un’altra impegnativa con l’urgenza ma mi ha anche detto di dubitare molto che ci sia posto nei giorni previsti». Insomma, non se ne esce come ben sanno tanti che hanno cercato di prenotare visite negli ultimi anni e si sono scontrati con una ormai cronica carenza di medici che sembra difficilissima da risolvere.
L’ironia della signora Via, che documenta il tutto con una copia dell’impegnativa “a lungo termine” è decisamente amara: «A questo punto ho detto al papà di scampare ancora a lungo, altrimenti assieme alla visita oculistica prenoterò il servizio funebre e pure l’appuntamento per la riesumazione della salma». I tempi, insomma, sono assurdamente lunghi a fronte di una persona molto anziana e di patologie che vanno a toccare la capacità di vedere. Non una cosa da poco. Una via di uscita ci sarebbe anche. A gennaio con l’impegnativa d’urgenza in mano e di fronte ad un tempo di visita lungo, ma c’è anche la possibilità che il posto ci sia in una struttura sanitaria non proprio vicinissima e, quindi, decisamente scomoda per una persona molto anziana, ci si potrebbe rivolgere al settore privato e poi farsi rimborsare la visita dal servizio sanitario. Ci vuole la richiesta del paziente e, ovviamente, bisognerà pagare il ticket.
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