Grosio: tre tentativi di truffa ai danni di anziani

«Bisogna immediatamente chiudere la conversazione e allertare le forze dell’ordine» spiega il capitano Riccardo Angeletti

Tre tentativi di truffa sono stati posti in essere nelle ultime ore ai danni di altrettante persone anziane residenti a Grosio.

La ormai classica telefonata in cui chi la effettua si spaccia per carabiniere e informa la persona contattata del grave pericolo in cui è incorso un proprio caro, generalmente un nipote. Per trarre d’impaccio il quale occorre raccogliere subito un ingente quantitativo di denaro o oggetti preziosi da consegnare, poi, ad un complice o a una complice che passa in casa a stretto giro di posta a ritirare il gruzzoletto. Tutto si svolge in pochi attimi, perché questo genere di raggiri si fondano sulla rapidità d’azione dei malviventi, professionisti della truffa, capaci di rendere molto verosimili le conversazioni attivate e di agire sulla psiche del potenziale truffato sfruttando l’attimo esatto in cui, nella vittima, è l’angoscia a farsi strada. Non appena il truffatore si accorge di avere il coltello dalla parte del manico, lo usa senza ritegno, per cui il trucco consiste nel chiudere la conversazione subito, senza pensarci un istante, ed avvisare immediatamente dell’accaduto le forze dell’ordine.

«Proprio quello che hanno fatto due delle tre persone fatte oggetto di attenzioni da parte dei truffatori, in queste ore, a Grosio - assicura il capitano Riccardo Angeletti, comandante della Compagnia di Tirano dei Carabinieri -, che, per prima cosa, non hanno affatto abboccato alla richiesta di denaro e di preziosi, e, subito dopo, ci hanno contattati o fatti contattare da parenti per avvisarci dell’accaduto. E questo è sempre fondamentale. Non ci stanchiamo mai di ripetere che occorre avvisarci ogni qual volta si viene contattati via telefono o in altro modo e si subiscono tentativi di truffa, cosicché noi sappiamo che in zona stanno operando personaggi truffaldini. E nel caso in cui la truffa riesca, a maggior ragione, occorre denunciare subito l’accaduto senza vergognarsi, perché questi raggiri sono molto ben congegnati per cui non sempre si riesce a distinguere il vero dal falso anche se noto che, ultimamente, gli anziani sono molto più consapevoli».

Negli ultimi anni, ancor più negli ultimi mesi, con l’aumentare dei tentativi di truffe, è cresciuta anche l’attività di prevenzione posta in essere dalle forze dell’ordine con una serie di attività informative rivolte alla popolazione. «Andiamo nelle scuole a parlare ai bambini e ai ragazzi, andiamo nei centri per gli anziani e andiamo anche nelle chiese - dice il capitano Angeletti - proprio per diffondere sempre più il concetto della prevenzione. E funziona. Questa è una bella cosa, ma, ripeto, anche nel caso in cui si dovesse cadere vittime di questi raggiri - dice il capitano rivolgendosi alla popolazione - occorre denunciare subito e sempre, senza paure di sorta. Componete il 112 e chiamateci e, ribadiamo, non fidatevi mai di persone che vi telefonano spacciandosi per carabinieri o altre forze di polizia, avvocati e quant’altro chiedendo soldi».

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