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Venerdì 29 Marzo 2013
Grosio, cade un grande masso
spavento a Vernuga
I residenti in tarda mattinata hanno sentito un potente boato cui ha fatto seguito la discasa di una massa rocciosa grande come una roulotte che ha terminato la propria corsa frantumandosi a quattrocento metri dalle case
A distanza di ore dall'accaduto la signora è ancora spaventata e arrabbiata: «Mi chiedo se il Comune prima di agire e prendere provvedimenti per garantire la nostra sicurezza attenda che accada qualcosa di irreparabile». È esasperata la signora e come lei molti altri abitanti della frazione grosina.
Proprio per avere rassicurazione sui lavori di messa in sicurezza della montagna della Ganda, che gravita sopra la loro testa, un paio di mesi fa hanno chiesto e ottenuto una riunione in municipio con l'amministrazione e i tecnici comunali e responsabili della Provincia per quanto riguarda le cave. In quell'occasione hanno ricevuto ampie rassicurazioni anche dal direttore dei lavori, l'ingegner Simone Pietro Angelone. Ma a dirla tutta, la gente di Vernuga le proprie perplessità ha sempre continuato ad averle anche dopo quell'incontro.
Per gli esperti l'intervento in corso avrebbe migliorato la situazione. Sul posto dal quale si è staccato il masso di vari metri cubi, si sono recati per un sopralluogo gli uomini del corpo forestale di Grosotto e l'assessore alla protezione civile del Comune di Grosio, Roberto Baitieri. «Era previsto che il grosso masso di circa 3 metri cubi fosse fatto scendere - afferma l'assessore grosino -. Tutto sta procedendo regolarmente. Non ci sono problemi. Nella zona del campo sportivo nel primo pomeriggio ha effettuato l'allenamento la squadra giovanile di mountain bike di Grosio nella quale militano due mie nipotine. È evidente che se ci fosse stato pericolo non avrei lasciato andare le piccole in quella zona. E a dimostrazione che di pericoli non ne esistono proprio nel pomeriggio si è pure disputata nel campo sportivo una partita fra bambini».
Oltre alla nonna, il distacco è stato visto anche da un papà che in quel momento era impegnato a lavorare su dei ponteggi: «C'è stato un boato impressionante e il masso - che era immenso, grande almeno come una roulotte - sembrava dirigersi proprio verso di noi. Ad un certo punto ha fatto un balzo e si è frantumato in vari pezzi. È stato veramente un grande spavento. Mentre il masso scendeva a valle non ho visto nessuna persona al lavoro. Le ho invece viste all'una quando dall'altro versante della montagna ho controllato con il binocolo quello che fosse successo. Noi qui alla Vernuga manteniamo la massima allerta, visto che i lavori sono sopra la nostra testa». Il masso ha arrestato al propria corsa a quattrocento metri dalla case.
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