Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 07 Agosto 2017
Green e accogliente, ultimi ritocchi
per la casa del rugby a Sondrio
La struttura di oltre 300 metri quadrati sarà pronta per l’avvio del campionato. E intanto fino a fine agosto prosegue la raccolta fondi.
Una nuova casa per il rugby. È quella che sta nascendo alle porte della città, affacciata sul campo di gioco della società sondriese, che sarà pronta per inizio campionato. Una struttura di oltre 300 metri quadrati su due livelli che ospiterà spogliatoi, servizi, bagni e al piano superiore sarà destinata all’accoglienza e al ritrovo, il “terzo tempo” per cui va famoso il rugby.
«I lavori sono a buon punto, mancano solo le rifiniture» ci dice Francesco Di Clemente, giocatore, consigliere e progettista che ci accompagna in visita alla costruzione. «La struttura è stata realizzata con criteri di risparmio energetico ed isolamento termico - prosegue -. Un cappotto isolante corre lungo le pareti e sono stati utilizzati sistemi che permettono la circolazione d’aria sia in termini di riscaldamento che di rinfrescamento. Una centrale termica alimentata a pellet consente un consumo pari a quello di un appartamento di grandi dimensioni», sottolinea il tecnico che come molti compagni di squadra e società ha messo a disposizione l’estate per i lavori, realizzati in economia grazie all’impegno della società che si è fatta carico di un investimento di 650mila euro su una struttura che, in base ad una convenzione ventennale, è di proprietà del Comune di Sondrio.
Al piano inferiore, affacciati direttamente sul campo di gioco, gli spogliatoi di ampia metratura con relativi servizi e docce, uno per squadra. In mezzo i locali per gli arbitri. Altri spogliatoi più piccoli da utilizzare per gli allenamenti settimanali consentono di riscaldare la “zona partite” solo durante gli incontri, con evidente risparmio economico. Li divide un corridoio decorato con i colori sociali. Ulteriori spazi sono riservati ad uffici e magazzini e c’è l’importante novità dei servizi igienici per il pubblico, che risolvono una carenza particolarmente sentita durante le partite.
Sopra, accessibile da una scala esterna in metallo, un vasto spazio destinato a cucina, bancone bar e area relax tipo pub inglese, con un’ ampia sala polifunzionale divisa da pareti mobili che potrà ospitare cene, riunioni, incontri. «Sia l’esterno che l’interno della struttura sono stati realizzati in larice, un legno che se non trattato “vive” e col tempo cambia colore in modo naturale. Abbiamo voluto così rispettare un concetto di stile in linea con il territorio», rileva Di Clemente.
Un punto di forza è sicuramente la terrazza panoramica che si affaccia sul terreno di gioco. Casa del rugby, ma anche casa di tutti. «La struttura è assolutamente aperta al pubblico e potrà essere usufruita anche da altre società, con cui ci stiamo confrontando, pensiamo a un doposcuola per i ragazzi che potranno unire sport, studio e divertimento», spiega il progettista.
E casa che è stato possibile realizzare con il contributo di tutti, anche attraverso un’operazione di crowdfunding. La realizzazione è stata sostenuta in parte con finanziamenti da parte della Provincia e delle Comunità montane, ma soprattutto da un mutuo contratto dalla società. «L’obiettivo della raccolta fondi di 30mila euro è stato raggiunto solo per metà, ci attendiamo che la gente continui a donare», auspica Di Clemente. Per farlo, c’è l’ apposito sito web www.insiemedoniamo.it sul quale versare direttamente la propria quota. Ma occorre fare presto: il termine scade il 31 agosto.
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