Cronaca / Valsassina
Giovedì 13 Febbraio 2014
Grattarola, produzione ferma
Offerte da quattro imprese
Bisogna capire se l’offerta riguarda tutta l’attività produttiva di Cortenova
Il rischio è che l’interesse sia riferito solo all’area o singoli macchinari
Grattarola, ci sono quattro imprenditori interessati alla fabbrica che produce mobili in legno massello di lusso, ma nel frattempo l’esercizio provvisorio è stato sospeso e l’azienda oggi è deserta.
L’azienda Grattarola, entrata in fallimento nel mese di luglio del 2013, era stata messa all’asta in autunno, ma per due volte nessun imprenditore aveva avanzato offerte, mettendo dunque in dubbio l’appetibilità dell’azienda, nonostante le commesse continuassero ad arrivare e la qualità del prodotto non fosse in discussione. Il curatore della procedura fallimentare, il commercialista di Oggiono, Filippo Radaelli, non si è tuttavia perso d’animo e in questo ha avuto ragione.
«Sappiamo che Radaelli ha ricevuto quattro manifestazioni d’interesse per la Grattarola, ma le trattative sono ancora riservate e per altro non si capisce si tratta di offerte speculative o di un reale interesse per l’azienda e la fase produttiva». Una riserva che il curatore scioglierà quanto prima, una volta che le offerte saranno delineate nel dettaglio e quando le manifestazioni d’interesse si trasformeranno in offerte vere e proprie.
Per il momento ai 90 dipendenti della Grattarola toccherà aspettare e molti stanno già cominciando a guardarsi intorno. Infatti una bruttissima notizia è che dall’inizio di febbraio è stata sospesa l’attività provvisoria che il curatore era riuscito a ottenere a luglio, quando l’azienda era entrata in fallimento.
«Da settimana scorsa anche i trenta lavoratori che a rotazione portavano avanti la produzione, rispondendo alle richieste di mobili e cucine di lusso che continuavano ad arrivare, soprattutto dall’estero, è stata sospesa. A decidere per la sospensione dell’attività è stata l’assemblea dei creditori, che era stata convocata a fine gennaio». Tale decisione è stata presa per evitare che la procedura fallimentare si ritrovasse sulle spalle eventuali perdite provocate dalla gestione temporanea, anche se il curatore Radaelli ha sempre evidenziato le potenzialità del marchio Grattarola e la possibilità di rilancio dell’azienda.
Ora, lo stop produttivo non rappresenta per nulla un buon segnale e potrebbe lasciare intuire l’assenza di un acquirente interessato a riaccendere, anche parzialmente, i motori della storica fabbrica di mobili Grattarola. Quindi è possibile che le manifestazioni di interesse pervenute al curatore siano di tipo speculativo e quindi riguardino imprenditori interessati al marchio o ai macchinari, ai brevetti e al know how, o addirittura alla vasta area industriale. E’ questione di poche settimane, poi il curatore scioglierà la riserva sul futuro di Grattarola e dei suoi 90 dipendenti.
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