Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 18 Gennaio 2016
«Grande risultato, ma non ci fermeremo»
Il sindaco Della Bitta ha rivendicato il successo in Comunità montana sui servizi associati. «Il contributo di Chiavenna sceso al 33% è un primo passo» - Il dibattito condito da diverse stoccate polemiche.
«Per Chiavenna è un grande risultato, ma non ci fermeremo». Consiglio comunale dedicato all’approvazione delle convenzioni sui servizi associati quello tenutosi venerdì sera a Chiavenna. Votazione velocissima, e all’unanimità come scontato, per le diverse convenzioni ma durante il dibattito non sono mancate le punzecchiature.
Decisamente polemico il sindaco Luca Della Bitta nei confronti della Comunità montana e della maggioranza dei comuni che sostengono l’attuale direttivo dell’ente comprensoriale: «Con l’abbassamento della quota a carico del comune di Chiavenna dal 37,5% al 33% abbiamo ottenuto un grande risultato. É un passo avanti verso l’ottenimento di un principio di equità che prevede che per servizi uguali tutti i cittadini paghino allo stesso modo. La situazione di mancato accordo, purtroppo, ha avuto ripercussioni sulla biblioteca. Per quel servizio avevamo fatto una proposta per non creare disagi, ma si è preferito strumentalmente procedere non dividendo la convenzione. I disagi non sono stati certo colpa nostra». Prima stoccata, perché poi ne sono arrivate altre in seguito all’intervento della minoranza: «L’accordo è positivo - ha commentato Lucia Del Giorgio dai banchi dell’opposizione - ma se si fosse arrivati alla firma entro l’anno non ci sarebbe stato alcun problema. Bisognava rispettare i termini. Il tema della riduzione dei costi a carico di Chiavenna è stato posto per la prima volta dieci anni fa. Poi non è stato più sollevato. Poteva essere ripreso prima e invece non è successo niente. Alla fine si è arrivati ad un accordo anche grazie alla mediazione della Comunità montana».
Aspetto sul quale Della Bitta ha un’opinione differente: «Sicuramente l’intervento della Comunità montana, che ha deciso di coprire una differenza del 2% tra le proposte di mediazione, è stato positivo. Però avremmo voluto che la Cm giocasse fino in fondo il suo ruolo di mediazione e regia. Cosa che non è avvenuta, altrimenti avremmo concluso l’accordo qualche mese fa. Speriamo che in futuro la Comunità montana assuma questo ruolo e non si limiti a giocare da tredicesimo comune della valle ostaggio delle posizioni radicali di qualche amministratore della sua maggioranza».
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