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Martedì 21 Ottobre 2008
Grande festa a Lecco
per il premio a Eco
Riuscitissima la serata finale del premio internazionale <Manzoni> organizzato dalla Fenacom Confcommercio. Riconoscimento alla carriera per il celebre scrittore, mattatore dello spettacolo. Il premio vinto da Giuseppe Conte con L'Adultera
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Giunto quest'anno alla sua quarta edizione, il “Manzoni” presentava la grossa novità del premio alla carriera, assegnato ad Umberto Eco. E la sua personalità ha rappresentato per il Premio Manzoni un grande traino: al teatro, oltre a tutte le autorità possibili ed immaginabili, erano presenti la celebre giornalista Natalia Aspesi, Elisabetta Sgarbi, sorella del più famoso Vittorio, il professor Guido Bezzola, il grande illustratore Tullio Pericoli e Mario Andreose, direttore della Bompiani.
Un parterre di lusso per una serata che si è rivelata molto gradevole, grazie anche al presentatore, quel Bruno Gambarotta la cui intelligente ironia ha sostenuto l'intera cerimonia.
Il sindaco di Lecco Antonella Faggi, ha portato i saluti dell'amministrazione comunale mentre Claudio Vaghi, presidente dell'Associazione “50&Più Fenacom” della Confcommercio di Lecco, ideatore e vero motore del “Premio Manzoni”, ha ringraziato sponsor e collaboratori, mentre Gianmarco Gaspari del Centro Nazionale di Studi Manzoniani, ha sottolineato l'importanza di questa collaborazione tra Lecco e Milano nel nome di Manzoni.
Si è poi passati alla cerimonia vera e propria che ha visto innanzitutto la premiazione dello scrittore vincitore del premio al romanzo storico. Matteo Collura, giornalista del Corriere della Sera e presidente della giuria, ha letto la motivazione che ha portato all'assegnazione del premio a Giuseppe Conte per il romanzo “L'adultera”, edito da Longanesi.
Quindi si è svolta la premiazione di Umberto Eco, apparso molto soddisfatto di questo riconoscimento alla carriera. A discutere con lui di Alessandro Manzoni, sotto la direzione dell'irresistibile Bruno Gambarotta, sono stati Matteo Collura e Paolo Mauri, caporedattore culturale di “Repubblica”.
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Il premio ad Eco