Gli studenti lecchesi e il razzismo: l’indagine di Les Cultures a 25 anni di distanza

Gli studenti lecchesi che frequentano le scuole superiori vivono con serenità la presenza dei ragazzi stranieri in classe. Questo emerge dalla ricerca condotta da Les Cultures e che ha coinvolto 19 classi di 7 istituti superiori lecchesi. C’è stato un grande cambiamento rispetto alle precedenti ricerche del 1998/99 e del 2010/11, c’è sicuramente una maggiore consapevolezza del fenomeno immigratorio, ma non si può certo dire che il problema sia risolto.

«Sarebbe una facile scorciatoia – scrivono gli estensori della ricerca - quella di definire questa (e le future) generazione come naturalmente propensa all’intercultura per il semplice fatto di esserci “nate dentro”». In questo senso è sufficiente vedere le percentuali di ragazzi che affermano di avere nella propria classe compagni con idee o atteggiamenti discriminatori o razzisti (No 56%, Sì 44%) e di quanti affermano di aver assistito in prima persona ad episodi del genere nel contesto scolastico (No 60%, Sì 40%).

Sulla questione relativa alle amicizie con ragazzi stranieri le risposte affermative sono quasi identiche tra il 2024 e il 2010. Infatti, a fronte di una crescita di oltre trenta punti percentuali tra il 1998 (54,11%) e il 2010 (85,79%), nel 2024 si arriva all’87.9%. Tra il 2010 ed il 2024 si riduce di circa un terzo la percentuale di ragazzi che considera la presenza di studenti di origine straniera come una minaccia alla qualità dell’istruzione. Su questo dato incide, probabilmente, il fatto che in questi anni è cresciuta la presenza di studenti di origine straniera per i quali la lingua italiana è di fatto la prima lingua parlata. Interessante è anche il ruolo che ha la famiglia di origine nel processo di integrazione dei ragazzi stranieri. Per il 46% degli studenti la famiglia rappresenta un supporto indispensabile all’integrazione dei ragazzi di origine straniera; per il 33% può essere un elemento positivo a patto di essere a sua volta ben integrata, solo il 13% la vede come un ostacolo e solo l’8% non le attribuisce alcun ruolo.

Le cronache di questi giorni hanno portato al centro dell’attenzione la questione sicurezza. Spesso ci sono stati in città episodi di violenza che hanno visto protagonisti anche i giovani stranieri. Alla domanda se l’immigrazione ha peggiorato le condizioni di sicurezza di Lecco, un 64 % di risposte collegano, a vario livello, la presenza di cittadini stranieri al peggioramento delle condizioni di sicurezza. E’ infine molto interessante verificare cosa pensino i giovani studenti della rappresentazione del fenomeno dell’immigrazione sui principali mezzi di informazione. Per l’8,5% è molto enfatizzata e slegata dalla realtà; per il 10,1% è fondamentalmente corretta e bilanciata; per il 30,6% è piuttosto enfatica ed emotiva, parzialmente slegata dalla realtà; per il 50,8% è a tratti esagerata e legata ad episodi di cronaca, ma sostanzialmente corretta. Per gli studenti, dunque, ciò che sbilancia spesso i giudizi della stampa è il sovradimensionamento di fatti di cronaca che non vengono sufficientemente contestualizzati. G

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