Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 04 Dicembre 2015
Giubileo straordinario. Attesa nei Santuari
di Tirano e Gallivaggio
Rito di apertura previsto in valle il 13 dicembre. Nelle due chiese della provincia prevista una messa. oltre alla processione dei fedeli e l’apertura del portone .
L’8 dicembre, Festa dell’Immacolata, Papa Francesco darà il via al Giubileo straordinario della Misericordia a Roma.
Anche nella diocesi di Como, di cui fa parte il territorio della provincia di Sondrio, sono state individuate cinque chiese giubilari, oltre ovviamente alla Cattedrale di Como, dove i fedeli potranno recarsi in pellegrinaggio per chiedere il dono dell’indulgenza e accostarsi ai sacramenti della Confessione e dell’Eucarestia. Due di queste cinque chiese si trovano in Valtellina: stiamo parlando del Santuario di Gallivaggio e di quello della Madonna di Tirano.
Come stabilito, il rito di apertura del Giubileo straordinario della Misericordia nelle varie diocesi non avverrà martedì come a Roma, ma il 13 dicembre, terza domenica d’avvento.
Proprio quel giorno al Santuario della Beata Vergine della Misericordia di Gallivaggio verrà celebrata una messa alle 15. Alle 14,30 è prevista sul piazzale del santuario la “memoria” del Battesimo, l’apertura del portone del Santuario e l’ingresso all’interno della chiesa. Al Santuario della Beata Vergine di Madonna di Tirano, invece, il raduno sul piazzale antistante la piazza del Santuario è fissato per le 15,30. Alle 15,45 “memoria” del Battesimo e processione verso il portone della chiesa che verrà aperto. La messa verrà celebrata alle 16,30.
Le altre chiese giubilari della diocesi di Como, oltre ovviamente alla Cattedrale della città lariana, sono il Santuario di Santa Maria del Sasso in Caravate, quello della Santissima Trinità Misericordia a Maccio di Villaguardia, quello della Beata Vergine del soccorso al sacro monte di Ossuccio. Inoltre è previsto dal 23 al 26 giugno 2016 un pellegrinaggio diocesano a Roma guidato dal vescovo monsignor Diego Coletti.
«Il 13 dicembre anche nella nostra diocesi ci sarà un’apertura solenne -spiega -, come è giusto che sia, ma non necessariamente accompagnata da grandi apparati celebrativi. Sarà semplice e significativa: vorrà essere un segno di conversione e di accoglienza. Perché dobbiamo riflettere non soltanto sulla misericordia che siamo certi di ricevere dall’amore di Dio, ma anche sulla misericordia che possiamo e dobbiamo scambiarci tra di noi».
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