Giovani intossicati a Chiesa in Valmalenco: l’acqua delle fontane non è contaminata

Dalle analisi effettuate sulla rete idrica non è emerso nulla di anomalo. Restano in piedi le due cause più probabili: l’acqua di un ruscello a cui tutti si sono abbeverati o gli alimenti mangiati in albergo

Si attendono ancora risposte sulla causa dell’intossicazione alimentare che ha portato in ospedale 11 ragazzini della provincia di Como, che si sono sentiti male martedì scorso durante una vacanza organizzata dal club di cui fanno parte, l’Associazione sportiva dilettantistica “Lieto Colle” di Colverde, a Chiesa in Valmalenco.

Per il momento l’Ats della Montagna, che indaga proprio per capire cosa abbiano ingerito i giovanissimi, tutti tra i 9 e i 12 anni, che possa aver causato i sintomi gastrointestinali, ha ricevuto gli esiti solo delle analisi effettuate sulla rete idrica di Chiesa in Valmalenco, e in particolare su campioni delle fontane in paese. Da queste non è emerso nulla di anomalo, quindi è possibile escludere che a causare l’intossicazione sia stata l’acqua del rubinetto o delle fontane.

Restano quindi ancora in piedi le due cause più probabili individuate già lo stesso giorno, ossia l’acqua di un ruscello a cui tutti si sono abbeverati prima di sentirsi male, oppure gli alimenti mangiati martedì a pranzo nell’albergo in cui erano ospitati. Gli esiti delle analisi su entrambi arriveranno però nei prossimi giorni, i campioni sono stati inviati ad un laboratorio di fuori regione che non ha ancora comunicato le proprie conclusioni.

«Attendiamo gli esiti delle analisi - afferma il sindaco di Chiesa in Valmalenco, Renata Petrella -. Per il momento non abbiamo adottato alcuna misura, nessun cartello o avviso nei pressi del ruscello incriminato, anche perché è di dominio pubblico che non si debba bere dai corsi d’acqua». Il rischio che sia contaminata dalle deiezioni di animali al pascolo, infatti, è concreto. «Se poi dovesse risultare che la contaminazione è opera dell’uomo allora il discorso cambierebbe e si aprirebbero altri scenari» conclude il primo cittadino.

L’allarme per gli 11 giovanissimi intossicati è scattato poco prima delle 18 di martedì scorso, quando gli accompagnatori dell’Asd “Lieto Colle” di Colverde hanno chiamato il Numero unico di emergenza 112 perché manifestavano seri sintomi gastrointestinali. I sanitari del 118 sono intervenuti con diverse ambulanze in codice giallo, indice di una situazione mediamente critica, presso l’Albergo San Giuseppe in cui i ragazzini alloggiavano per la settimana di vacanza tra le montagne. E’ lì, infatti, che si sono sentiti improvvisamente male dopo essere rientrati da un’uscita in gruppo. I paramedici hanno prestato le prime cure sul posto ai ragazzini, 4 femmine e 7 maschi, poi sono stati portati tutti in ospedale, nei nosocomi di Sondrio, Gravedona e Lecco, in codice verde. Il giorno successivo sono stati tutti dimessi e sono tornati a casa.

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