Gioca tre milioni e non paga lo Stato
Davanti al giudice patteggia tre anni
In tribunale l’ex titolare di una ricevitoria, aveva “puntato” l’astronomica cifra in due settimane - L’inchiesta partita da una denuncia dei Monopoli
All’Agenzia dei Monopoli di Stato risultavano giocate al Lotto per oltre tre milioni e 400 mila euro in due settimane, denaro che però non era stato consegnato dalla ricevitoria dove le “puntate” erano state fatte. Era così partita una segnalazione all’autorità giudiziaria e le successive indagini avevano portato a scoprire che non solo le giocate erano effettive ma che a farle era stato l’allora titolare della ricevitoria stessa.
Era così scattata la denuncia a piede libero per l’ipotesi di reato di peculato: il titolare della ricevitoria della Lottomatica, in quanto titolare di una concessione ministeriale, è equiparato a un pubblico ufficiale, da qui la contestazione del grave reato.
Nei giorni scorsi l’uomo, casa a Valmadrera, è comparso davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Lecco: il suo avvocato difensore Giovanni Priore ha concordato con il pubblico ministero Nicola Preteroti, che ha ereditato il fascicolo d’inchiesta dal suo predecessore e ha chiuso le indagini, di patteggiare la pena, quantificata in tre anni.
Si è conclusa così, almeno in primo grado, una vicenda iniziata nell’estate del 2010, quando dall’Agenzia dei Monopoli di Stato era partita la segnalazione del mancato incasso delle giocate al Lotto in una ricevitoria cittadina per due settimane consecutive, quelle del 13 e del 20 luglio. Seicentomila euro nel primo caso, poco meno di due milioni e 900 mila nel secondo.
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