Genitori brianzoli sul piede di guerra: «Più bus per Bergamo, uno solo non basta»

Più corse al mattino e corse anche per il rientro. È quanto chiedono i sindaci di Paderno d’Adda, Robbiate e Verderio per gli studenti che frequentano le scuole a Bergamo, penalizzati dall’interruzione della linea a Ponte San Pietro.

Le richieste sono state formalizzate in una lettera inviata a Trenord, a cui però non è mai giunta risposta. A distanza di mesi, non avendo ottenuto quanto richiesto, sono tornati alla carica. A chiedergli di fare pressing su Trenord, il cospicuo gruppo di genitori che, l’altra sera, hanno partecipato a una riunione svoltasi in municipio a Robbiate.

«La nostra stazione - sottolinea il sindaco di Paderno, Giampaolo Torchio - risulta penalizzata rispetto a tutte quelle che si trovano nella Bergamasca, e anche rispetto a Calolziocorte. I nostri ragazzi hanno una sola corsa per il servizio di navetta bus punto-punto alle 6,40 del mattino e nessuna corsa al rientro. Tutti gli altri, invece, hanno più corse all’andata e corse anche al ritorno. Per esempio, Calolziocorte ne ha ottenute due all’andata e tre al ritorno». Le richieste hanno per obiettivo quello di facilitare la vita degli studenti delle scuole superiori che studiano in istituti bergamaschi. E che, da quando a febbraio è stata interrotta la linea, vivono un’odissea quotidiana sia per l’andata sia per il ritorno. «Il servizio bus-treno ha dimostrato di non funzionare molto bene - precisa Torchio. - Per questo chiediamo migliorie». Per quello che riguarda la partenza, i sindaci vorrebbero posticipare l’orario di partenza del bus di una decina di minuti, spostandolo quindi dalle 6,40 alle 6,50. Oppure mantenere la partenza di un primo bus alle 6,40 e spostare di 10-15 minuti quella del secondo. In questo modo, si darebbe la possibilità di salire sul bus anche a studenti che arrivano da stazioni precedenti quella di Paderno lungo la tratta che sale da Milano Porta Garibaldi.

Una seconda richiesta è quella di spostare la fermata dalla zona davanti alla stazione a via Gasparotto, al di là del passaggio a livello, per evitare che il bus perda minuti fermo alle sbarre abbassate del passaggio a livello . Fondamentale è l’introduzione di un servizio di ritorno. I sindaci hanno infatti chiesto a Trenord «di prevedere l’attivazione dei bus punto-punto anche per il ritorno, possibilmente in due fasce orarie: un bus alle ore 13,20 ed un bus alle ore 14,20».

Una terza richiesta riguarda infine la fermata a Bergamo ospedale, per consentire ai ragazzi che frequentano gli istituti scolastici in quella zona di arrivare in classe senza dovere raggiungere la stazione ferroviaria di Bergamo per poi ritornare indietro. Se richieste dovessero essere accettate, nonostante i disagi, i sindaci ritengono che i ragazzi potranno «poter dedicare allo studio a casa un tempo più consono» e «affrontare l’anno scolastico in una scuola che hanno scelto, precedentemente a questo tipo di difficoltà». Per ottenere quanto richiesto, stanno facendo pressione sui consiglieri regionali, fondamentali a marzo quando è stata introdotta la prima navetta, e sul prefetto di Lecco.

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