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Venerdì 08 Marzo 2013
Garbagnate: la Boselli
verso il concordato
Anche l'industria tessile Mario Boselli è pronta all'omologa del concordato, il giudice ha fissato per il prossimo 10 aprile l'udienza dei creditori chirografari.
In base alla proposta concorsuale presentata dal liquidatore, l'azienda ripianerà i debiti attraverso la vendita dei rami d'azienda, compresi gli storici caseggiati di Garbagnate Monastero, che ospitano gli antichi macchinari della società, ma anche delle società, dei macchinari, delle partecipazioni sociali della Boselli e dei crediti, e anche attraverso l'affitto di un ramo d'azienda alla Colombo Industrie Tessili di Fino Mornasco (Co) che ha preso in affitto la sede bergamasca di Sant'Omobono che fa capo al gruppo Mario Boselli.
La proposta risarcitoria è all'11,57% delle somme realmente dovute ai creditori che complessivamente ammontano a poco meno di 30 milioni di euro, che equivale al buco di bilancio accumulato dalla Boselli in questi anni di gestione.
Secondo i liquidatori dell'azienda il concordato potrebbe chiudersi entro quattro anni dall'approvazione dell'omologa (che potrebbe avvenire fra poco più di un mese) portando a termine la cessione dei rami aziendali ancora in attività all'azienda comasca Colombo, intenzionata ad acquistare il ramo d'azienda Jersey.
Il tribunale, accettando la proposta concorsuale, ha inoltre nominato Riccardo Nucera commissario giudiziale della procedura che sarà discussa in Tribunale il prossimo 10 aprile.
Dal punto di vista occupazione, solo 25 lavoratori hanno salvato il proprio posto di lavoro rientrando nella procedura d'affitto della sede di Sant'Omobono, mentre gli altri quarantacinque dipendenti della Boselli sono rimasti senza lavoro. Fra l'altro queste persone da due anni stanno usando la cassa integrazione straordinaria per via delle scarse prospettive industriali dell'azienda.
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