Cronaca / Circondario
Martedì 29 Agosto 2017
Galbiate. La corona del Barro
Presto sarà al museo dell’Eremo
Rinvenuto ai Prati di Barra Il prezioso reperto ora è custodito al museo Giovio di Como
Torna a casa, la “corona di Monte Barro”, tuttora l’unico esemplare mai rinvenuto dagli archeologi in edifici a uso civile.
È in esilio tra i reperti custoditi nel civico museo “Giovio” di Como, ma il presidente del Parco Monte Barro, Federico Bonifacio, annuncia: «Il nuovo direttore del nostro museo – che si trova nel centro visitatori in località Eremo – ha predisposto il progetto per l’esposizione di tutti i reperti rinvenuti sul Monte Barro, compresi la corona e – aggiunge – anche di tutto quanto emerso, in tempi molto più recenti, dallo scavo di Monte Castelletto, che confluirà in una sezione a parte, esposto in una nuova vetrina, dopo il necessario restauro».
Il sito archeologico di Monte Castelletto, sul versante verso Pescate, è stato individuato nel 2007, dagli archeologi Marco Tremari (attuale direttore, appunto, del museo del Parco) e Simona Morandi; nel 2011 e nel 2013 seguirono sondaggi; l’ultima campagna, terminata da qualche mese, si è concentrata sui resti di una torre risalente al XIII secolo e di un edificio a pianta quadrangolare scoperto sotto la torre stessa; la datazione, effettuata col carbonio 14, ha indicato un periodo tra l’VIII e il IX secolo. Monte Castelletto si aggiunge ai Prati di Barra, già celebri e dai quali proviene, appunto, la corona: in bronzo, è l’emblema del Parco Monte Barro: «Il bilancio 2017, approvato nelle scorse settimane, segna una rinascita delle attività del nostro museo – ricorda Bonifacio - Le iniziative programmate sono in corso e, tra l’altro, è stato affidato un incarico per la realizzazione del nuovo sito Internet, per una spesa prevista attorno ai 2.000 euro, per la collaborazione del professor Saul Casalone».
Il museo archeologico del Barro potrà ricevere i reperti dal civico museo “Giovio” di Como, dove si trovano custoditi, ma senza essere mostrati al pubblico, in quanto «estranei ai percorsi espositivi». La corona bronzea si trova, con tutto il resto, in un deposito; il Parco Monte Barro ne ha in esposizione una copia: la corona è composta da una fascia in sottile lamina di bronzo decorata a traforo e punzone, con motivi a triangoli, cerchietti e semicerchi, dotata di quattro catenelle formate da maglie in filo di bronzo con estremità ripiegate ad anellino per appenderla e pendenti decorativi in pasta vitrea blu e verde.
A Galbiate, il presidente Bonifacio e il suo staff intendono riaverla, al termine «del lungo lavoro, ormai concluso, di allestimento del nuovo “Centro turistico-culturale dell’Eremo”, che prelude all’ulteriore sviluppo del sistema museale del Parco».
© RIPRODUZIONE RISERVATA