Cronaca / Circondario
Venerdì 13 Marzo 2015
Furti nelle abitazioni, emergenza. «Basta. Il questore intervenga»
I telefoni squillano a vuoto, quasi una prova generale di sgradite visite. Il sindaco di Civate interprete del malessere: «C’è paura anche a stare in casa»
I ladri hanno tentato di svaligiare la casa di un assessore, Angelo Isella; hanno spaventato una donna in un appartamento di via Roncaglio, armeggiando con la serratura benché fosse in casa e urlasse; sono entrati in una villetta bifamiliare nella zona – non certo periferica – delle scuole. A Civate (così come a Valmadrera e a Cesana) i malfattori adottano una specifica tecnica.
«A Civate – riferisce il sindaco, Baldassare Mauri – il modus operandi prevede controlli assidui delle abitazioni: gli indirizzi presi di mira vengono monitorati con telefonate mute. Abbiamo concluso che servono a tracciare una mappa delle abitudini: chi è in casa, ovviamente risponde; il metodo consente ai malintenzionati di stabilire gli orari». E così Mauri ha chiesto «un colloquio col questore: il clima – dichiara – è diventato insostenibile. Ci sono concittadine anziane che arrivano in municipio in lacrime: dicono di non avere più il coraggio di stare in casa».
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