Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 25 Maggio 2017
Frutta e verdura fanno bene
Anche ai voti della pagella
Premiazione ad Albosaggia degli alunni della primaria. Mangiando frutti e ortaggi hanno acquistato punti e un dieci in scienze.
“Mangiare frutta e verdura fa bene”, ma non solo. Perché questo progetto, che ha coinvolto i 23 alunni della classe quarta della scuola primaria di Albosaggia, fa anche vincere una medaglia numerata, una coppa e ... un dieci in scienze sulla pagella.
Questo è il premio che si sono conquistati Iris Andreoli, prima classificata, Omar Lakoutz e Giacomo Canzi sul podio del campionato di frutta e verdura, che li ha coinvolti per due mesi questa primavera.
Con numeri davvero da campioni: basti pensare che Iris ha totalizzato 746 punti. Facendo due rapidi calcoli, in due mesi ha mangiato in media 500 porzioni di frutta e verdura, cioè otto al giorno, considerando che ogni alunno “maturava” un punto per ogni frutto mangiato al giorno e due per la verdura.
A premiarli ieri, nella biblioteca di via Coltra, Domenico Caliano, il maestro che li ha accompagnati in questo percorso di educazione alla salute, insieme a Maria Pia Mollura, dirigente scolastica del comprensivo “Paesi Orobici” di Sondrio, da cui dipende il plesso di Albosaggia e l’assessore all’Istruzione Michele Giugni.
«Un premio per tutti per un motivo molto semplice - ha spiegato Caliano -: ciascuno di questi alunni ha raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati: che vincessero la paura di assaggiare la verdura».
Nel corso dei due mesi, notevoli i miglioramenti a tavola: «Tutti hanno migliorato le loro performance - ha assicurato il maestro -, con bambini che alla fine hanno fatto registrare sprint eccezionali. È vero: c’è magari chi ha mangiato solo carote, chi invece di tutto. Ma ognuno si è sforzato e merita di essere premiato».
A casa, durante il periodo del campionato, ogni genitore poteva cimentarsi preparando piatti a base delle cosiddette verdure anti-cancro, quali broccoli, cime di rapa, cavolini di Bruxelles, verze, cavolfiore o cavolo cappuccio, «e abbiamo ricevuto più di una sessantina di ricette» ha rimarcato Caliano.
Per un soffio fuori dal podio, Khadija Aittahdou, davanti a Matteo Pedrotti, Letizia De Bernardi, Maddalena Mulig, Giulia Bulanti, Matilde De Bernardi, Alessandro Bettini, i primi dieci classificati che hanno ricevuto una medaglia numerata, mentre agli altri senza numero. «Il nostro ruolo in questo progetto è stato marginale – ha preso la parola Giugni -, nel senso che abbiamo messo a disposizione le risorse per garantire un frutto da consumare all’intervallo. Quando a settembre ci è stata presentata l’iniziativa ci è subito piaciuta e, come consuetudine, considerati i rapporti forti tra scuola e municipio, l’abbiamo sostenuta convinti della sua validità».
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