Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 11 Febbraio 2015
Frattura al naso e auto danneggiata: altro che hockey
Fa discutere l’episodio durante il derby col Como - L’arbitro ferito non ha sporto subito denuncia - Si attende ora la decisione del giudice sportivo.
Danni all’auto parcheggiata al centro sportivo e soprattutto una frattura del setto nasale dopo l’aggressione subita a bordo pista. Per l’arbitro della partita di hockey fra Chiavenna e Como Willy Volcan il bilancio della trasferta in riva alla Mera è pesante.
Nonostante la tranquillità delle due squadre, a 10’ dalla sirena finale del derby Volcan ha sospeso il match di serie B per il lancio di oggetti - una bottiglia d’acqua, monetine, una salsiccia e un accendino secondo le testimonianze raccolte - in pista. In un clima di tensione e confusione, arbitro, linesman e giocatori sono rientrati negli spogliatoi. A quel punto qualcuno - le cui generalità sono note, ma non sono state diffuse pubblicamente - è entrato nella zona della pista, forse senza avere l’autorizzazione, e ha aggredito l’arbitro all’ingresso dello spogliatoio. Poi la terna si è chiusa nel locale per circa un’ora ed è stato richiesto anche l’intervento del medico e dello staff della Croce rossa. Volcan, all’uscita dallo spogliatoio, ha spiegato di essere stato costretto a sospendere la partita per tutelare l’incolumità delle persone presenti in pista, a cominciare dai giocatori, dopo che una bottiglia d’acqua lanciata dal lato opposto agli spalti “ha colpito in testa il linesman Albano Lisignoli”. Volcan è uscito dallo stadio scortato dai carabinieri della stazione di Chiavenna, tra i cori tutt’altro che cordiali di una dozzina di ultras. Quando si è avvicinato alla propria vettura, con una busta di ghiaccio sul naso, non ha potuto fare a meno di notare i danni subiti dalla propria auto, che secondo quanto emerso era stata presa a calci nel corso della serata, anche se sull’entità del danno non ci sono informazioni certe.
L’arbitro, accompagnato da uno dei linesman, è stato scortato da una pattuglia della Polizia locale di Chiavenna e da un’auto dei carabinieri. Non si è diretto a Milano: Volcan è stato visitato dai medici del pronto soccorso di via della Cereria. Il referto parla di una frattura al naso. Al termine delle visite, la pattuglia, nel rispetto della procedura che si segue in questi casi, hanno scortato per dieci chilometri la vettura di Volcan in direzione di Milano. I carabinieri, che in occasione delle sfide casalinghe presidiano l’ingresso dello stadio e una parte delle tribune, hanno seguito da vicino l’evoluzione di tutta la situazione.
Nella serata di domenica non è stata formulata una denuncia da parte dell’arbitro nei confronti dell’aggressore, né una denuncia per i danni all’auto ma tutto lascia pensare che il direttore di gara si rivolgerà alle forze dell’ordine nei prossimi giorni (o forse lo ha già anche fatto a Milano ieri). Per quanto riguarda la giustizia sportiva, invece, sembrano inevitabili conseguenze rilevanti per l’Hockey club Chiavenna, anche se a dire il vero dai giocatori non sono stati messi in campo comportamenti scorretti né durante la partita, né dopo la sospensione. Anche la dirigenza dell’Hockey Como ha ribadito che il match è stato privo di criticità dovute al comportamento dei giocatori. Un derby intenso e a tratti spettacolare. Finché si è giocato. Per la cronaca (sportiva), è finito 4-3 per i lariani.
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