Frana di Verceia, ancora chiuse la ferrovia Colico-Chiavenna e la ex 36: «Materiale pericolante sul versante»

Sabato sera, intorno alle 19.30, il distacco di alcune rocce dal versante della “frana”, così si chiama in gergo la zona delle gallerie di Verceia prospicente il lago di Mezzola, e, stamattina, il sopralluogo da parte del geologo per capire se e quanto resta pericolosa la zona.

«Il disgaggio è necessario perché c’è ancora del materiale pericolante sul versante - assicura Alessio Della Bitta, sindaco del posto -, per cui verrà dato incarico ad una ditta specializzata di effettuarlo. Per questo è competente la Comunità montana, mentre noi abbiamo attivato la ditta Edilmaino di Samolaco per posizionare le barriere a protezione della strada ferrata così da evitare che eventuale materiale, in seguito alla pulizia in quota, possa finire sulla ferrovia».

Barriere che la ditta samolichese ha iniziato a posizionare già nel pomeriggio, ma intorno alle 17 è giunta da Rete ferroviaria italiana la comunicazione del permanere della sospensione al transito sulla linea Colico-Chiavenna anche nella giornata di lunedì.

Subito, sabato sera, i vigili del fuoco di Mese, intervenuti per rimuovere il materiale franato, avevano avvisato Rete ferroviaria italiana e Trenord del distacco verificatosi a ridosso della tratta, tenuto conto che il più grosso dei massi scesi si era arrestato proprio contro il muretto che delimita la ferrovia, e il transito era stato interdetto anche ai treni.

Cancellati tutti i convogli fra Colico e Chiavenna, senza il ricorso ad un servizio di autobus sostitutivi. Pare per la difficoltà di reperire bus e autisti disponibili ad effettuarlo tenendo presente che molti vettori su gomma sono già impegnati sulla tratta Colico-Tirano.

Tuttavia Trenord, sempre nel pomeriggio di oggi, stava lavorando alla messa a punto di questo servizio, anche perché lasciare a Colico persone in arrivo da Milano col treno, senza poter proseguire, o viceversa, persone in discesa da Chiavenna, è davvero impensabile. Soprattutto in una giornata feriale come quella di oggi.

La speranza, quindi, è, primo che vengano introdotti autobus sostitutivi e secondo che la linea ferroviaria torni percorribile quanto prima, mentre il tratto di strada vecchia, via Quatrass, ex statale 36, interessata dal distacco rimarrà off limits per parecchi giorni. É stata subito transennata sabato sera e lo rimarrà fino a quando non saranno ultimati i lavori in parete e non saranno posizionate ulteriori reti paramassi.

Peccato perché lì passa anche la ciclabile della Valchiavenna e, tra l’altro, proprio 10 minuti prima del distacco vi era transitata una signora che abita in zona. Il marito, appreso del crollo, è andato subito a vedere cosa fosse successo, ma per fortuna la donna era già parecchio oltre il punto franato.

Uno dei tanti, in zona, perché si tratta di un versante fragile e instabile da tempo quello attorno alle gallerie di Mina e della Statale. Già attenzionato e puntellato, ma non a sufficienza, evidentemente, per scongiurare nuovi crolli agevolati anche dalla pioggia insistente di questo periodo.

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