Frana a sud dell Stallazzo, la questione approda in Parlamento

La cooperativa Solleva che gestisce lo Stallazzo ha trovato nell’onorevole Giulia Pastorella di Azione un interlocutore interessato alla vicenda. Pastorella ha presentato un’interrogazione ai ministri Fratin e Salvini

Approda in Parlamento e sulle scrivanie dei ministri competenti la questione della frana a sud dello Stallazzo lungo l’Alzaia dell’Adda. Fosse solo per uno smottamento che chiude un percorso ciclabile non ci sarebbe tutto questo interesse, ma la chiusura dell’alzaia si inserisce in un ambito che mette assieme percorsi ciclabili regionali, prospettive di sviluppo turistico, temporeggiamento sul nuovo ponte alternativo al San Michele, il futuro della valle dell’Adda e così via. La cooperativa Solleva, che gestisce lo Stallazzo, il punto di ritrovo e ristoro tra il ponte e la centrale Bertini, ha mosso mari e monti per cercare una soluzione, ed ha trovato nell’onorevole Giulia Pastorella, di Azione, un interlocutore interessato.

Pastorella ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ed a quello delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, in cui chiede di intervenire, o direttamente o tramite gli organi preposti, la Regione Lombardia, governata da un uomo di Salvini, o il Consorzio Est Ticino Villoresi, governato da uomini di Attilio Fontana. Insomma, tutto si tiene, attraverso legami politici ed istituzionali che dovrebbero agevolare gli interventi.

Pastorella, che ha depositato l’interrogazione nel tardo pomeriggio di giovedì, ricorda che dopo il maltempo del 15 maggio l’Alzaia è chiusa e che «tra le conseguenze si rileva il cedimento del muro di contenimento del versante della valle e la compromissione strutturale di parte della strada, i cui interventi di ripristino e messa in sicurezza sono stati stimati dal Comune di Cornate superiori a 400.000 euro».

La ciclabile fa parte del percorso turistico “Adda”, riconosciuto di interesse regionale e parte della ciclovia nazionale Bicitalia 17 e inclusa nel Cammino di Sant’Agostino. L’interruzione del transito da sud verso lo Stallazzo ha messo in crisi la struttura: «Le perdite derivanti stimate sono di circa 70 mila euro all’anno, e si prospetta il rischio di dover chiudere la Cooperativa stessa, nella quale prestano lavoro oltre 50 dipendenti, in buona parte soggetti fragili e appartenenti a categorie protette».

Pastorella ricorda anche altre due problematiche, il traghetto di Imbersago senza gestore da un anno e mezzo e su cui sembra che negli ultimi giorni si sia trovata una soluzione con la cooperativa Paso, ma soprattutto il ponte alternativo al San Michele: «Al momento non si ha ancora notizia dell’avvio della progettazione di uno o più nuovi ponti destinati a sostituire quello esistente». Pastorella chiede cosa intendano fare i ministri perché i due enti competenti, il Villoresi e la Lombardia, si diano una mossa e mettano «in campo una soluzione di ripristino dell’alzaia» e di rilancio, anche economico, dei servizi dell’Adda.

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