Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 07 Giugno 2018
Frana Gallivaggio, più vicina l’apertura del bypass: «Per salvare la stagione turistica»
Ok all’intesa con Protezione civile e Anas per l’attribuzione di ruoli e competenze. L’obiettivo rimane metà luglio - Bisogna correre: per finire tutto ci vorranno circa 40 giorni.
La firma necessaria per l’ordinanza della Protezione civile e l’individuazione del soggetto, che sarà Anas, incaricato di realizzare l’intervento. Un ulteriore passo avanti per la costruzione della pista alternativa bypass e la messa in sicurezza della frana del Gallivaggio quello compiuto ieri in Regione Lombardia, solo 24 ore dopo il via libera del progetto di pista sulla sponda destra della Valle Spluga, sul territorio di San Giacomo Filippo, da parte della Conferenza dei servizi convocata dalla Comunità montana della Valchiavenna.
Nel corso di un incontro tecnico tenutosi ieri in mattinata, con la firma da parte del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana è arrivata la lettera d’intesa per l’emanazione dell’ordinanza della Protezione civile: «Oggi abbiamo inserito un altro tassello - ha dichiarato il presidente - per raggiungere l’obiettivo dell’apertura della strada alternativa entro la metà di luglio. Continua il lavoro di squadra che ci ha sinora permesso di gestire l’emergenza in tempi record, ci impegneremo affinché il cronoprogramma sia rispettato e la vita nella comunità della Valchiavenna ritorni al più presto alla normalità».
Ora, è questione di ore, arriverà l’ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli. Un atto che attribuirà poteri di commissario governativo allo stesso presidente regionale o a un suo delegato, individuando anche in Anas il soggetto incaricato ad attuare la viabilità alternativa necessaria a ripristinare la normale circolazione in valle e a far uscire dall’isolamento gli abitanti di Campodolcino e di Madesimo. Come noto si parla di un chilometro di pista a due corsie in asfalto. Sono inoltre state definite le modalità per utilizzare le risorse messe a disposizione dal governo, si tratta di 1,5 milioni di euro, durante la prima seduta del Consiglio dei ministri del primo giugno e stabilite le deroghe alle normative ordinarie che il commissario governativo potrà mettere in atto per accelerare il più possibile gli interventi di emergenza.
Da parte sua Anas ha confermato la propria disponibilità a realizzare in tempi rapidi la viabilità provvisoria che dovrà bypassare la statale 36, fino a quando i lavori per la messa in sicurezza della frana non saranno terminati. L’obiettivo rimane metà luglio. Bisogna correre perché per finire tutto ci vorranno circa 40 giorni. «Anche grazie alla sensibilità e alla preziosa collaborazione del governo - ha sottolineato l’assessore regionale alla Protezione civile Pietro Foroni -, Regione Lombardia è riuscita, nel giro di pochi giorni, a fare passi da gigante e a dare risposte veloci e concrete nella gestione di una situazione complessa».
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