Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 23 Gennaio 2016
Forestale, cambio di divisa per 28 in Valle
Gli agenti secondo le nuove norme della pubblica amministrazione dovrebbero passare ai Carabinieri. Il comandante Turco: «Impegnativo, ma fattibile» - Bottà (Cgil) boccia l’ipotesi: «A rischio il presidio del territorio».
Per il momento non hanno ancora cambiato divisa, ma tutto lascia pensare che il momento di passare ai Carabinieri sia molto vicino. In provincia di Sondrio ventotto uomini del Corpo forestale si preparano a vivere sulla propria uniforme la riforma del governo. Come evidenziato proprio da Matteo Renzi, le forze di polizia in Italia diventeranno quattro.
Il Consiglio dei ministri ha approvato undici decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione e, tra le misure, c’è l’assorbimento del Corpo forestale da parte dell’Arma dei carabinieri. Il passaggio riguarda funzioni e personale, ad eccezione delle competenze anti-incendio, da attribuire al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Al comando provinciale e nei dieci comandi della provincia, nonostante la pianta organica preveda la presenza di settanta unità, sono attualmente al lavoro ventotto forestali a Chiavenna, Morbegno, Ardenno, Berbenno, Sondrio, Chiesa in Valmalenco, Ponte, Grosotto, Tirano e Bormio. Nonostante sia attivo poco più di un terzo del personale previsto, l’importanza della loro funzione è nota.
Per gli uomini guidati dal comandante Andrea Turco il passaggio si preannuncia quindi impegnativo, anche se fattibile. La posizione del sindacato è decisamente critica. A livello nazionale la Cgil rileva che «il governo si appresta a smembrare e spezzettare il Corpo forestale, facendone assorbire i resti nei Carabinieri, anziché́ potenziarlo e farne una polizia ambientale più̀ efficiente e moderna». Questo anche se «il Corpo forestale dello Stato anche nel 2014 ha portato alla luce il numero più̀ alto di infrazioni a danno dell’ambiente, ben 14.135, più del 50% del totale».
A livello locale dalla Camera del lavoro arriva una netta bocciatura della riforma. «Il Corpo forestale ha storicamente una connotazione legata al territorio rurale e montano e all’ecologia – dice il segretario provinciale della Fp-Cgil Claudio Bottà -. Ora pensare di farlo diventare militare è una delle tipiche semplificazioni di questo governo che non ha né capo né coda. Il rischio che non ci sia più un presidio del territorio come lo abbiamo sempre conosciuto è evidente, perché i Carabinieri hanno funzioni ben diverse. Si potrebbe pensare a un “sottocorpo” legato alle funzioni ambientali, ma non avrebbe molto senso».
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