Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 01 Dicembre 2015
Fondi Comuni confinanti, due milioni per il traforo dello Stelvio
Settantasei milioni di euro in arrivo in provincia di Sondrio per progetti strategici a valere per 47,7 milioni sui Fondi dei Comuni confinanti e per la restante parte sul progetto aree interne e sui contributi locali. Tra i quali due milioni per lo studio di fattibilità del tunnel.
L’accordo tra Regione, Provincia e Comuni dell’Alta valle era stato sottoscritto ad ottobre, ma ora è arrivata la delibera ufficiale relativa al piano degli investimenti complessivi 2013/2018 sui progetti strategici che interessano la provincia di Sondrio e una parte degli investimenti riguardanti la provincia di Brescia, così come condivisa dal Comitato per la gestione delle risorse ex Odi e dalle Province autonome di Trento e Bolzano.
«Per la Valtellina è previsto un investimento complessivo di 76 milioni di euro, garantito da 47,7 milioni a valere sui Fondi dei Comuni confinanti e la rimanente parte finanziato con il progetto aree interne e contributi del territorio» ricorda il sottosegretario regionale alla Montagna Ugo Parolo che oltre a rimarcare l’impegno economico tiene ad evidenziare le nuove modalità con le quali sono stati individuati gli interventi.
«Si tratta della prima delibera strategica assunta dal Comitato -dice - a seguito della rinnovata gestione che ha abbandonato la distribuzione a pioggia dei fondi. Adesso si procede, infatti, con una modalità che privilegia i progetti di sviluppo territoriale di interesse provinciale e sovraprovinciale».
Tra questi il progetto per il traforo dello Stelvio. «Il finanziamento di 2 milioni per il progetto dello studio di fattibilità del tunnel è immediatamente operativo - specifica Parolo - e, di conseguenza, Regione Lombardia potrà procedere all’affidamento degli incarichi; per quanto concerne invece il progetto cofinanziato con aree interne, fermo restando che oggi i fondi sono stati definitivamente acquisiti, occorrerà invece definire puntualmente tutte le varie schede progettuali e farle validare dal Comitato di gestione».
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