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Mercoledì 27 Marzo 2013
Firme e ricorso europeo
per la cava di Bianzone
Sono diverse le strade che il Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo di Bianzone sta valutando di intraprendere contro il progetto di cava al Ranèe su 70mila metri di terreno. Una decisione che è stata comunicata dopo la risposta negativa data dal presidente della Provincia, Massimo Sertori, all'incontro tenutosi l'11 marzo, da mesi richiesto dal comitato
Dall'altra la promozione di una petizione popolare (che segue la prima raccolta di 300 firme di sostegno alla causa, in occasione della formazione del Comitato) da consegnare a Provincia e Regione con la richiesta di stralciare la cava del Ranèe dal piano cave provinciale. Infine l'allestimento di un sito web e di una pagina facebook che diventeranno la nuova vetrina del gruppo.
Sono diverse le strade che il Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo di Bianzone sta valutando di intraprendere contro il progetto di cava al Ranèe su 70mila metri di terreno. Una decisione che è stata comunicata dopo la risposta negativa data dal presidente della Provincia, Massimo Sertori, all'incontro tenutosi l'11 marzo, da mesi richiesto dal comitato.
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