Firme contro l’autonomia, la Cgil: «Riforma divisiva»

Sanità, scuola, salari ma non solo. Con la Uil del Lario e altre associazioni nella campagna sindacale d’autunno la Cgil di Lecco è impegnata nella raccolta firme per l’abrogazione della nuova legge sull’autonomia differenziata, con l’obiettivo di arrivare al referendum nel 2025. In proposito, afferma Riva, «le persone devono sapere che tale legge non migliorerà, nemmeno al Nord, le condizioni delle persone. Al contrario, le peggiorerà», con un altro effetto d’impatto sull’economia dei territori che sta nel rischio di «indebolirli non permettendo così di riuscire ad affrontare le grandi questioni economiche e sociali legate alla transizione ambientale in corso e che è pervasiva su tutte le attività. La competizione con Cina, Stati Uniti e Russia non è realizzabile chiudendosi nell’ambito ristretto di singole regioni. Dividere il Paese – aggiunge Riva - rende più deboli le persone e le divide in cittadini di serie A e B soprattutto su temi quali la scuola e la sanità».

Riva parla di un peggioramento delle condizioni dei singoli con effetti anche sui redditi: «Oggi la contrattazione nazionale da Nord a Sud tiene insieme da Nord a Sud tutti i lavoratori di un settore a parità di lavoro e di retribuzione. Con l’autonomia differenziata sale il rischio di meccanismi di gabbie salariali che porterebbero anche alla riduzione dei diritti dei lavoratori». Sulla garanzia dei Lep, i previsti livelli essenziali delle prestazioni, Riva sottolinea che «la nuova legge sull’autonomia differenziata propone il meccanismo ma senza averci messo le risorse. Non ci sono indicazioni di voci economiche sui Lep. La Legge Calderoli deve essere cancellata».

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