
Economia / Sondrio e cintura
Venerdì 07 Marzo 2014
Filiera bosco legno
«Sì, ma tutti devono
fare la loro parte»
Arriva il supporto degli Artigiani alla proposta del presidente della Camera di Commercio - Gritti: «Se andrà in porto risultati importanti»

«La filiera bosco legno è un’opportunità importante sia per le imprese, sia per i territori. Ma le istituzioni, le aziende e i proprietari dei boschi devono fare la propria parte».
C’è il supporto degli Artigiani alla proposta formulata da Emanuele Bertolini, presidente della Camera di commercio, sullo sviluppo della filiera bosco legno.
Lo confermano le parole di Gionni Gritti, presidente di Confartigianato Sondrio. «È il momento di mettere alla prova le strutture burocratiche che devono risolvere le criticità e garantire delle risposte. La disponibilità dei boschi da parte dei Comuni è centrale e la Regione deve fare la propria parte a livello normativo. I proprietari dei terreni, spesso molto frammentati, devono valutare la propria disponibilità.
Anche le aziende devono fare un passo in avanti: finora abbiamo detto che non c’erano le possibilità di crescere. Altrimenti continueremo ad andare a comprare il materiale altrove, tenendo presente che anche da questo punto di vista stanno emergendo delle criticità. Come ci dimostrano le notizie in arrivo dalla Svizzera in questi giorni».
A livello di territorio, secondo Gritti, si potrebbe creare un indotto con realtà in grado di lavorare tutto l’anno, ad esempio le imprese edili che sarebbero attive a supporto della filiera per la realizzazione di strutture o strade di accesso ai boschi. «Si metterebbe in moto un circuito virtuoso. Il prodotto che verrà fornito potrebbe essere funzionale al centro per la realizzazione di pareti per case in legno. C’è l’ipotesi di costruire, con questa materia prima, nuovi edifici o di ristrutturare i vecchi nuclei. Anche le nostre aziende, anziché acquistare prodotti provenienti da fuori, potrebbero affidarsi a beni a chilometro zero. Anche nel quadro di Valtellina EcoEnergy – il protocollo volontario di certificazione energetica che promuove la rivoluzione dell’edilizia sostenibile in Valtellina - si tiene conto della valorizzazione dei prodotti locali. Inoltre si potrebbe creare un indotto – ad esempio per l’assistenza nei macchinari – e questa nuova situazione potrebbe dare lavoro alle Pmi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA