Cronaca / Lecco città
Lunedì 01 Gennaio 2018
Feste, business per gli agriturismi
Sul Lario prenotati due posti su tre
Un’indagine di Terranostra evidenzia il peso crescente dell’hospitality agricola
Menù a base di piatti del territorio. E per Capodanno un ospite su dieci arriverà dall’estero
Una tradizione che diventa business. Le tavole degli agriturismi sul Lario sono già pronte al tour de force per le feste di Capodanno.
Lo rivela un’indagine effettuata dall’osservatorio di Terranostra Coldiretti Como Lecco, l’associazione che promuove gli agriturismi, che stima come quasi tutti i posti a sedere nei ristori agrituristici del Lago di Como siano prenotati per il Capodanno.
La maggior parte delle richieste, sia per le aziende del Comasco che del Lecchese, sono arrivate già da novembre, mentre il restante 25% — analizza Coldiretti — in questi giorni.
Per il cenone di Capodanno, già qualche giorno fa, risultavano prenotati oltre tre quarti dei posti.
«Il 31 dicembre si conferma una giornata preziosa anche dal punto di vista economico — afferma Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco — gli agriturismi sono capaci di coniugare le tradizioni del territorio e la qualità che solo un piatto a chilometro zero può dare ad una tavola».
A sedersi ai tavoli dei nostri ristori agrituristici durante le festività sono in maggior parte persone provenienti dalla province di Como e Lecco, ma anche da quelle limitrofe tipo Varese, Milano, Sondrio, come non mancano persone in arrivo dalla Svizzera.
Gli agriturismi che, accanto all’offerta del ristoro propongono quella dell’accoglienza — stima l’associazione interprovinciale degli agricoltori — godono della presenza di almeno un 10% di clientela proveniente dall’estero per le feste natalizie, in particolare per il pernottamento di Capodanno.
«Ormai siamo pieni — afferma Antonio Bonfiglio, figlio di Emanuele Bonfiglio, presidente di Terranostra Como Lecco e titolare di un agriturismo a Schignano — Nel nostro agriturismo, “Al Marnich”, per il cenone di Capodanno siamo quasi al completo, con una cinquantina di posti già prenotati. A questo, vanno affiancate le prenotazioni per le camere in vista dell’ultimo dell’anno, dove si registra il tutto completo e una buona affluenza dall’estero, visto il periodo invernale».
Marnich è uno strumento tradizionale dell’agricoltura: «Per questo proponiamo un cenone che sarà basato anche sui nostri piatti locali: il cappone, vari formaggi della Val d’Intelvi e le nostre conserve».
«I posti liberi peri l veglione — afferma Giorgio Arrigoni, titolare di un agriturismo a Colico — sono ormai ben pochi. Per questa occasione speciale proporremo dei piatti ricercati che di solito durante l’anno non facciamo, ma sempre tenendo ben presente la stagionalità dei prodotti usati in cucina».
Anche nell’entroterra della città i posti sono ormai tutti prenotati.
«Ci è rimasto un tavolino per due – precisano all’agriturismo “La Cassinazza” di Orsenigo – Sicuramente è un buon segno».
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