Festa in grande stile per Giuseppe Moioli «Esempio di sport e vita»
Eventi Il campione olimpico ha spento 95 candeline. Allena i ragazzini della Canottieri ed esce ancora sul lago. Circondato da tanti amici, si è emozionato al brindisi
“95 auguri mitico Moioli”. Grande festa martedì sera al campo sportivo di Olcio per il compleanno del campione di canottaggio Giuseppe Moioli, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra nel 1948, giunto al traguardo dei 95 anni, portati egregiamente.
A organizzare la festa è stata la “Olcio sportiva” con l’Amministrazione comunale, presenti il sindaco Riccardo Fasoli e l’assessore allo Sport Sergio Gatti, entrambi molto legati a Moioli.
Il brindisi
In splendida forma circondato da tanti amici, Moioli si è emozionato al momento del brindisi che poi ha condiviso con l’amico e coscritto Nello Scenini, più anziano di pochi giorni visto che ha compiuti i 95 anni il 2 agosto.
Medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra nel 1948 con il quattro senza della Canottieri Guzzi Mandello, in squadra con lui Elio Morille, Franco Faggi e Giovanni Invernizzi. L’unico ancora in vita è proprio Moioli, mentre Invernizzi, Morille e Faggi, sono scomparsi rispettivamente nel 1986, nel 1998 e nel 2016.
Tra i presenti Pierangela Faggi e Fabia Invernizzi figlie di due dei compagni del quattro senza londinese.
Alla Canottieri Moioli era arrivato da ragazzino, aveva 17 anni e da lì non si è più mosso, tanto che è diventata la sua seconda casa. Nonostante la non più giovane età esce ancora sul lago e allena i ragazzini e forse questo è il segreto della sua giovinezza di spirito. L’essere quotidianamente a contatto con i giovani che segue e con i quali condivide le emozioni dei risultati come se in barca ci fosse sempre lui.
Tra i suoi “alunni” anche il sindaco Riccardo Fasoli, che prima di impegnarsi in politica ha ottenuto numerosi riconoscimenti sportivi.
La Grigna d’oro
Nel 2019 Moioli ha ricevuto la benemerenza “Grigna d’oro” proprio per la sua attività agonistica e non solo: «Sportivo dalla carriera, dipendente e atleta della Moto Guzzi, vincitore di numerosi titoli internazionali, capovoga del quattro senza mandellese oro olimpico di Londra 1948. Terminata la carriera agonistica, si è dedicato all’allenamento dei giovani, ed è un esempio non solo di sport ma di vita, ed è un pilastro portante della comunità», la motivazione siglata dal consiglio comunale.
Premi permettendo la vera vittoria di Moioli è quella di avere una salute di ferro, un grande spirito e ancora tanta energia che gli permettono di uscire sul lago, di guardare a nuove conquiste sportive grazie alle leve che raccolgono i suoi consigli.
Nulla importa se sulla carta d’identità è indicato il 1926 come anno di nascita, quello che fa la differenza è la voglia di andare avanti senza fermarsi.
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