Cronaca / Lecco città
Mercoledì 21 Febbraio 2018
Ferro, sanzioni salate
se manca la marcatura
Fabbri e carpenterie metalliche vittime di un sistema burocratico sempre più duro
LECCO
La burocrazia insegue sempre e le imprese devono mettersi sempre a studiare.Ne sanno qualcosa anche le aziende artigiane del settore ferro (fabbri e carpenterie metalliche). Piccole e dinamiche realtà che hanno dovuto convivere con le ripercussioni della crisi del comparto edilizio.
Con il nuovo decreto legislativo entrato in vigore non solo gli oneri sono pressanti, ma le sanzioni in caso di mancati adempimenti sono gravose. Si può arrivare anche a 50mila euro di multa.
Il risultato? Confartigianato Como ha organizzato un convegno a Lariofiere per guidare tra queste novità. Dall’altra, in un momento ancora così difficile per la crisi che pesa sull’edilizia e dunque sul settore, le aziende hanno provato a fare squadra in altri modi. Ad esempio, attraverso gruppi che si facessero carico insieme di quello che è il nodo centrale del provvedimento. Ovvero la marcatura.
Perché questo è il problema che sarà trattato domani a Lariofiere: nei mesi scorsi è appunto entrato in vigore il decreto legislativo 106/2017 che prevede importanti novità per i prodotti da costruzione, in pratica quelli che compongono gli edifici civili e industriali.
Per la prima volta nel panorama normativo nazionale sono stati definiti gli enti che devono effettuare i controlli, si entra dunque nel vivo. Non solo: sono state poste pesanti sanzioni a carico di produttori, distributori, progettisti, direzioni lavori e collaudatori. Chi sgarra paga caro, con il portafogli e viene previsto anche l’arresto.
Tutto nasce da una disposizione comunitaria, ma come spesso accade nel nostro Paese ciò che viene dall’Europa si “arricchisce” di ulteriori vincoli quando diventa normativa italiana.
Nel corso del convegno si spiegherà cosa fare con precisione. Oggi le sanzioni, definite per la prima volta, sono ripartite tra le diverse figure delle categorie. I produttori possono pagare da 4mila a 24mila euro per mancata marcatura Ce dei prodotti non strutturali. Ci sono poi arresto fino a 6 mesi e ammenda da 10mila a 50mila euro per mancata marcatura Ce dei prodotti strutturali e antincendio. Anche costruttori, direttori dei lavori, collaudatori possono dover pagare da 4mila a 24mila euro per utilizzo prodotti non conformi. E si parla sempre di arresto fino a 6 mesi e ammenda da 10mila a 50mila euro, per quelli strutturali e antincendio. Infine i progettisti: da 2mila a 12mila euro se prescrivono prodotti non conformi; arresto fino a 3 mesi e ammenda da 5mila a 25mila euro per mancata marcatura nel caso dei prodotti strutturali e antincendio sempre.
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