Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 08 Giugno 2016
Ferrarese «La miglior telecamera?
È sempre l’occhio del cittadino»
Parla il comandante provinciale dell’Arma. Soddisfazione per i dati positivi degli ultimi dodici mesi di attività in provincia.
«Sono dati positivi quelli per i quali ha proceduto l’Arma. Soprattutto, si assiste a una diminuzione dei furti in casa». Il colonnello Paolo Ferrarese, comandante provinciale dei carabinieri, non si nasconde dietro un dito: gli ultimi dodici mesi sono stati contrassegnati da una sensibile diminuzione dei reati, soprattutto di quelli che preoccupano maggiormente l’opinione pubblica, a partire dai furti in casa.
«Noi procediamo per l’89 per cento dei reati, vista la nostra presenza capillare sul territorio - ricorda il numero uno dell’Arma, sottolineando quindi quanto i dati .in possesso dei Carabinieri rispecchino abbastanza fedelmente la situazione generale -. Assistiamo a una diminuzione non solo dei furti, ma anche dei reati denunciati. Ricordo che i reati di lesioni dolose (a loro volta in diminuzione) ricomprendono anche i maltrattamenti in famiglia, lo stalking ecc.».
Ferrarese sottolinea però anche le criticità: «Il dato allarmante è l’aumento della cocaina sequestrata, così come la ripresa delle guide in stato di ebbrezza».
Parallelamente alla diminuzione dei reati, si registra l’aumento dei controlli sulle strade, il cui numero sale del 22% nel corso degli ultimi dodici mesi (dai 23.017 dell’anno scorso si è passati agli attuali 28.146). «Noi facciamo più controlli possibile per aumentare il senso di sicurezza - conferma il numero uno dell’Arma in provincia -. Però non possiamo farlo da soli. Tutti devono contribuire a questo scopo. Ricordo che la migliore telecamera è l’occhio del cittadino. In provincia abbiamo molti paesi piccoli in cui ci si conosce tutti e un’auto o una persona sospetta si notano subito. In questi casi, come ho già detto in altre occasioni, è sempre meglio fare una telefonata in più».
In occasione delle celebrazioni per il 202° dalla fondazione dell’Arma, il prefetto Giuseppe Mario Scalia ha consegnato i riconoscimenti ai reparti che si sono maggiormente segnalati per meriti di servizio. «Ho voluto che i premi andassero ai reparti e non ai singoli perché credo maggiormente nel lavoro di squadra che in quello individuale» la premessa di Ferrarese.
Un apprezzamento è stato conferito al nucleo investigativo di Sondrio per l’operazione che ha portato all’arresto di tre cittadini egiziani accusati di estorsione ai danni di un connazionale a Nuova Olonio. Apprezzamento anche al Norma di Sondrio per l’arresto di una banda di ladri albanesi specializzati nei furti in casa.
Un altro apprezzamento è andato al Norm di Chiavenna per un importante arresto nell’ambito dello spaccio di droga. Per un’operazione dello stesso tipo è stato conferito un apprezzamento anche ai militari della stazione di Bormio.
E a Bergamo è stato premiato il maresciallo Giovanni Marchetti, originario di Buglio in Monte e comandante della stazione di Villa d’Almè, che ha ricevuto un encomio per una complessa indagine grazie alla quale i carabinieri sono riusciti a sgominare una banda di rapinatori cinesi. Il sottufficiale valtellinese, tra l’altro, giovedì scorso era stato investito da uno spacciatore marocchino in scooter nel corso di un’operazione antidroga. Solo contusioni per il maresciallo Marchetti, che la sera successiva era riuscito a rintracciare e ad arrestare, con l’aiuto dei colleghi della stazione di Curno, il pusher e un suo complice.
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