Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 26 Novembre 2014
Fermare le violenze: un protocollo
a fianco delle donne
L’accordo è stato siglato da enti, forze dell’ordine, associazioni e realtà che operano sul territorio. Nasce così una Rete a tutela del mondo femminile.
Provare a tagliare le radici della violenza attraverso l’educazione e assicurare «interventi tempestivi, efficaci, integrati» per aiutare le donne che subiscono abusi fisici, sessuali, psicologici.
Sono gli obiettivi del protocollo che enti pubblici, forze dell’ordine, associazioni e realtà del territorio hanno firmato a Sondrio ieri pomeriggio, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne: una data simbolica che in Valle, con l’intesa firmata ieri, segna la nascita della Rete antiviolenza, a collegare tutti i soggetti attivi sul territorio.
Con l’accordo sottoscritto ieri in pratica sono stati messi nero su bianco obiettivi, compiti dei singoli enti e «strategie condivise», come recita il titolo del documento, per prevenire e contrastare la violenza sulle donne in tutte le sue forme. A firmare l’accordo, Comune di Sondrio, Provincia, consigliera provinciale di parità, le Comunità montane di Morbegno, Tirano, Alta Valle e Valchiavenna come gestori dei rispettivi Uffici di piano per i servizi sociali, Questura, Prefettura, comando provinciale dei Carabinieri, Ordine degli avvocati, Asl, Azienda ospedaliera, Ufficio scolastico provinciale, l’associazione Tua e le altre, il Centro Rita Tonoli e la cooperativa Lotta contro l’emarginazione, ciascuno dei quali si assume impegni precisi sul fronte della prevenzione e degli interventi di soccorso alle vittime. Fra le azioni previste ci sono, ad esempio, iniziative di formazione per il personale delle forze dell’ordine, la creazione di un elenco di avvocati -curato dall’Ordine professionale – disponibili a fornire assistenza qualificata alle vittime di violenza o maltrattamenti, la stesura di protocolli di intervento per pronto soccorso e punti di primo intervento dell’Aovv, ma anche per i servizi dell’Asl, campagne di sensibilizzazione dei medici di base e dei pediatri, progetti condivisi di sensibilizzazione ed educazione al rispetto di genere nelle scuole.
E proprio per questo, come hanno sottolineato tanti dei protagonisti dell’accordo nell’incontro di ieri alla sala Succetti di Confartigianato, la firma è un punto di partenza, più che un traguardo, perché il lavoro concreto – dopo il confronto per mettere a punto queste linee guida - inizia adesso.
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