facendo zapping su internet alla ricerca di commenti internazionali sulla nostra situazione politica, mi sono imbattuto nelle divertentissime e dissacranti vignette sul nostro ineffabile premier, pubblicate dalla stampa inglese.
In particolare mi ha colpito quella di “The Indipendent”, in cui si vede un Berlusconi infrollito, grasso e pelato, dalla cui “patta” aperta spunta una Torre di Pisa ammosciata. Lo scenario è la Piazza dei Miracoli (evidentemente ormai terminati) con il sole al tramonto.
I giornali stranieri, ma anche l'opinione pubblica del resto d'Europa, non fa che irridere il nostro primo ministro, intimandogli di andarsene «in nome di Dio» per salvare quel che rimane di salvabile di questo nostro Paese, massacrato dall'incapacità dei governanti, come abbiamo avuto modo di constatare anche in occasione della tragedia di Genova.
Il caro Silvio continua come un disco rotto a sostenere come in Italia le cose vadano benissimo perché aerei e ristoranti sono pieni. Intanto la vergogna internazionale ci sommerge, e l'Italia tocca il minimo storico di credibilità nel mondo. Ma, Moretti docet, «continuiamo così, facciamoci del male».
Attilio Sorini
Lecco
Caro Sorini,
dopo anni in cui la satira, almeno nel nostro Paese, aveva tirato un poco i remi in barca per mancanza di spunti, ora rispunta dalla finestra, vista l'abbondanza - e ormai ridondanza - di temi appetibili su cui scatenare fantasia e matite. Da noi è perfino rinato “Il Male”, mentre all'estero, e soprattutto in Inghilterra, patria del ridere a denti stretti, le vignette salaci non sono mai morte, come testimoniano quelle sferzanti di questi giorni.
Purtroppo questo florilegio berlusconiano invita a un'amara riflessione, su come cioè l'Italia entri ormai nelle prime pagine dei giornali stranieri soltanto per fatti negativi, cataclismi più o meno naturali, ed episodi di malgoverno.
Vittorio Colombo
v.colombo@laprovincia.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA