Ex campeggio di Mandello, il Tar ordina l’abbattimento

E’ giunta in mattinata la sentenza del Tar di Milano che dispone l’abbattimento dell’edificio sorto in via Lungolario

Nuovo capitolo legato alla discussa rigenerazione dell’area dell’ex campeggio di via Lungolario a Mandello. Il Tar di Milano nella mattinata di oggi ha inviato al Comune la sentenza che afferma che il fabbricato sorto sull’ex campeggio va abbattuto.

Il Tar si era riunito lo scorso 26 giugno e la sentenza definitiva era attesa per fine settembre. Intanto il cantiere era rimasto fermo. Il Comune si era costituito in giudizio per il ricorso della società “Borgo lariano srl” contro l’abbattimento dell’edificio sorto in via Lungolario.

Già in vigore l’ordinanza di abbattimento della Provincia emessa nei mesi scorsi. In merito il primo cittadino, Riccardo Fasoli, si era così espresso: «Siamo basiti dal fatto che l’Amministrazione provinciale si sia “arrampicata sugli specchi” non tanto per difendere il suo ruolo ma per andare contro il Comune. Noi abbiamo agito nel giusto».

Ora si apre una nuova fase nella quale l’Amministrazione comunale dovrà valutare l’abbattimento con l’azienda costruttrice.

Fasoli ha commentato così la sentenza del Tar: «Abbiamo ricevuto lunedì mattina la sentenza del Tar che riconosce la necessità di ottenere l’autorizzazione paesaggistica della Provincia su tutto il comparto. Quindi, secondo i giudici del Tar anziché passare da Comune e Sovrintendenza era necessario passare da Provincia e Sovrintendenza. Al momento, è comunque già attiva l’ordinanza di demolizione emessa dalla Provincia nei mesi scorsi. Avremo modo in queste settimane di capire i risolti giuridici della sentenza e i futuri atti nel rispetto della legalità e dell’interesse pubblico sul futuro di quell’area».

Tra i rischi quello che il degrado avanzi su tutta la zona dell’ex campeggio. L’ingiunzione di abbattimento non significa che la struttura venga rasa al suolo da un giorno all’altro, potrebbero volerci anni.

«Viene inoltre confermato lo sconfinamento catastale - afferma Riccardo Mariani referente politico della minoranza “Casa Comune per Mandello democratica” - in un’area demaniale di 160 metri quadrati. Questo significa che quanto realizzato non è stato autorizzato e deve essere ripristinato lo stato dei luoghi, cioè devono essere demolite le opere effettuate sia nella parte a lago che in quella a monte, in quanto fanno parte di un unico intervento complessivo».

La minoranza ha chiesto le dimissioni del primo cittadino e di tutto il gruppo di maggioranza.

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