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Martedì 05 Febbraio 2013
Eventi, gli ex dipendenti
ne chiedono il fallimento
Il tribunale deciderà dell'istanza dei lavoratori il 19 febbraio. Supportati dai sindacati chiedono di poter ricevere gli ultimi stipendi mai pagati e il ttrattamento di fine rapporto
MORBEGNO - Eventi valtellinesi: sull'ex società della Comunità montana e del Comune di Morbegno pende la mannaia del fallimento, chiesto dai dipendenti non pagati del polo fieristico. Il 19 febbraio se ne parlerà in tribunale, dove i cinque ex dipendenti della società, che sono in attesa di tfr e stipendi pregressi, ascolteranno il responso del giudice sul caso e e quindi sull'entità che spetta loro in termini monetari (in totale all'incirca 30mila euro).
Per ottenerli hanno presentato istanza di fallimento contro Eventi Valtellinesi, la società di Comunità montana e Comune di Morbegno per le rispettive quote del 90% e 10%, che sino al 2011 gestiva il polo fieristico di Morbegno. «Il fallimento è l'ultimo atto che avevamo a disposizione per ottenere ciò che gli spetta - spiegaSergio Marcelli, Fisascat Cisl -. È grave che si sia arrivati a questo punto in una società di proprietà di due enti pubblici, che non hanno contribuito a trovare una soluzione per i dipendenti».
I requisiti per il fallimento in Eventi ci sono tutti. Oggi la società, amministrata da Luca Maxenti, è in liquidazione, «e la sua insolvenza è conclamata - precisa dalla Cisl Enrico Dei Cas - sotto il peso dei creditori e dei controlli fiscali».Dopo essere finita nel pantano giudiziario che ne ha decapitato i preesistenti vertici, Eventi ha maturato un buco di bilancio da 120mila euro sui conti 2010 e con sanzioni fiscali relative all'accertamento fatto sugli anni 2006-2009 che pesa per circa 1 milione di euro sulla società.
Se il tribunale dovesse decide in questo senso Eventi dovrà pagare creditori e dipendenti, con una tempistica da stabilire. Intanto la Comunità montana - oggi gestore unico del polo fieristico morbegnese - ha deliberato di costituire a favore della società Eventi Valtellinesi, in liquidazione, un fondo dell'importo di 7.000 euro «da utilizzare per il deposito dell'istanza fallimentare presso il tribunale e per l'assistenza giudiziale dell'ente in fase di liquidazione».
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