Homepage / Valsassina
Sabato 18 Maggio 2013
Estorsione a sfondo sessuale
Casargo, arresti per telefonate hot
La vittima aveva pagato 1700 euro per tenere segrete le chiamate - La minaccia: "Parlavi con una minorenne, ti denunciamo"
Un uomo di 40 anni, di Cuveglio (in provincia di Varese) e un cittadino svizzero di 31 anni, domiciliato a Cadegliano Viconaro (Varese) sono stati raggiunti da un decreto di fermo emesso dalla Procura di Lecco, a firma del pm Paolo Del Grosso, per il reato di di estorsione continuata (sono anche accusati del furto di un telefono cellulare). Nel corso delle indagini è stato identificato anche un terzo complice, un ventenne di Cuveglio, che è stato però solo denunciato per il medesimo reato di estorsione in concorso.
La vicenda ha come protagonista un uomo di 51 anni di Casargo che ad aprile aveva conosciuto tramite una "hot line" una donna con la quale aveva intrattenuto conversazioni telefoniche a sfondo erotico. Dopo qualche tempo il cinquantenne era però stato contattato da due uomini che lo avevano ricattato, facendogli credere di aver parlato con una minorenne: i due minacciavano di denunciarlo alle forze di polizia qualora non avesse pagato le somme di denaro richieste. La vittima inizialmente aveva ceduto al ricatto, pagando 1700 euro, ma poi le richieste erano proseguite e l'uomo, un cassa integrato, disperato si era rivolto ai carabinieri di Casargo e del Nucleo operativo di Lecco. I militari, agli ordini dal capitano Francesco Motta, hanno portato a termine l'indagine con l'analisi del traffico telefonico e l'acquisizione di altre prove documentali che hanno portato a incastrare i due.
Il blitz è scattato con la collaborazione dei carabinieri della compagnia di Luino, comandati dal capitano Giuseppe D'Aveni: i due uomini sono stati arrestati nelle loro abitazioni, dove è stato recuperato materiale utile alle indagini. Dopo la convalida del gip avvenuta nel carcere di Varese, i due sono stati trasferiti agli arresti domiciliari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA