
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 25 Luglio 2016
Escursionisti in difficoltà soccorsi in quota
Squadre territoriali al lavoro in Valmasino per aiutare alcuni alpinisti stranieri.
Doppio intervento fra domenica sera e lunedì mattina in Valmasino per il soccorso alpino e in entrambe i casi le squadre della Valmasino hanno portato a casa sani e salvi i protagonisti dei due episodi che si sono verificati sulle montagne della vallata.
Dalle 11,30 alle 12,30 di ieri i soccorritori sono stati impegnati nelle ricerche di un alpinista tedesco che si è infortunato a un piede. L’uomo stava risalendo la via Molteni, sul Pizzo Badile, quando è caduto e ha riportato un trauma alla caviglia e al tallone. I compagni di cordata lo hanno calato in un posto più sicuro e più agevole da raggiungere ed hanno chiamato il 118. Sul posto è accorsa l’eliambulanza, allertate anche le squadre territoriali della stazione di Valmasino - VII delegazione Valtellina - Valchiavenna del Cnsas lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), pronte a partire in caso di necessità. L’uomo è stato raggiunto dall’équipe medica e dal tecnico di elisoccorso, che lo hanno messo in sicurezza e portato in ospedale.
L’altro intervento è stato effettuato domenica sera dalle 22 alle due di notte ed è servito a portare in salvo, illesi, sei escursionisti olandesi, cinque ragazzi e una ragazza, tutti nati fra il 1989 e il 1991, che avevano perso l’orientamento in Valmasino. Anche in questo caso il sopralluogo e le azioni di recupero sono state effettuate dai tecnici della VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna del Cnss Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico).
Nella tarda serata di domenica il soccorso alpino è stato allertato dalla centrale operativa del 118 per localizzare e riportare a valle gli escursionisti stranieri. Mentre scendevano dal Rifugio Omio, hanno perso l’orientamento e si sono ritrovati in una zona boscosa, a circa 1550 metri di quota, quando ormai erano a circa metà sentiero. Poi è arrivato il buio e quindi le difficoltà sono aumentate. Allora hanno deciso di chiedere aiuto.
«Per fortuna, è sempre stato possibile il contatto telefonico - spiega il coordinatore Gianni Zappa -ci hanno fornito le coordinate geografiche utili per la localizzazione e sono subito partite le squadre che hanno portato a termine l’intervento».
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