Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 02 Novembre 2016
Esami e prescrizioni con la ricetta “bianca”
«Grosso passo avanti»
I medici dovranno fare le loro richieste con quella elettronica e non quella tradizionale. «Sistema che serve anche per evitare alcuni errori».
È iniziata la prescrizione di ogni tipo di visita specialistica, esame di laboratorio e farmaco con ricetta elettronica, cosiddetta bianca, fra i medici ospedalieri e i medici di medicina generale del nostro territorio di riferimento. E gli operatori di Asst Valtellina e Alto Lario sono pronti.
«Tutti, indistintamente, andranno ad utilizzare la ricetta elettronica – spiega Gabriele Bordoni, responsabile per Asst ValtLario del Siss (Sistema informativo socio sanitario) -, evitando di dover ricorrere al doppio canale rappresentato in parte dalla ricetta elettronica e in parte da quella tradizionale rossa. È un grosso passo avanti per la nostra azienda che si è distinta nel favorire il processo di dematerializzazione della ricetta ,introdotto, in via sperimentale, nel dicembre del 2014, e che ci ha visti raggiungere significativi risultati nel giro di poco».
A fronte di 10.500 ricette elettroniche emesse nel 2015, a giugno di quest’anno si è già arrivati a quota 14.627. E al 1° settembre, il volume di ricette elettroniche era decollato fino a raggiungere le 29.717 unità cui debbono aggiungersi le 5mila emesse dai laboratori analisi aziendali.
«La sperimentazione è servita ai nostri medici a parametrarsi col nuovo strumento – precisa Gabriele Bordoni - e oggi possiamo dirci pronti ad affrontare questa sfida. Che può servire anche per evitare errori,dato che è il Ministero dell’Economia e Finanza a governare il processo attribuendo codici ad ogni prestazione erogata e ad ogni esenzione indicata. Tra l’altro non solo tutti i medici e tutte le prestazioni potranno essere effettuate con ricetta bianca, ma saranno anche valide su tutto il territorio nazionale, mentre, fino ad oggi, potevano essere utilizzate solo dentro le strutture sanitarie di Asst ValtLario».
«Si tratterà di governare lo “start up” iniziale, ma, poi, - conclude Bordoni - il processo porterà ad una semplificazione delle procedure con veloce riduzione del ricorso alla ricetta rossa».
Ricetta rossa che ha valore legale e che va conservata negli archivi aziendali, mentre la ricetta elettronica, bianca, «costituisce un promemoria utile a prenotare visite ed esami, ma il suo valore legale è affidato, esclusivamente, a dati elettronici conservati e gestiti sui sistemi informativi regionali», spiega Antonino Andaloro, responsabile del Servizio informativo aziendale (Sia), che ha portato a sistema la novità della ricetta elettronica, introdotta in Asst ValtLario nel dicembre 2014, raccordandosi con Lombardia Informatica, società che gestisce il “pacchetto” a livello regionale.
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