Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 23 Gennaio 2014
Esame patente con il trucco
Denunciato uno straniero
Aveva nascosto un auricolare sotto le cuffie per le domande - Beccato a Sondrio grazie ai controlli dei funzionari della Motorizzazione
Non è neanche più una novità assoluta, neanche a Sondrio. Proprio i ripetuti casi segnalati un po’ in tutta Italia hanno spinto numerose procure ad aprire delle inchieste sulle cosiddette “patenti facili”.
E spesso tra gli indagati sono finiti proprio i funzionari della Motorizzazione che dovrebbero vigilare sulla regolarità degli esami per ottenere il permesso di guidare.
In Valtellina no: al contrario, sono proprio i controlli degli uomini della Motorizzazione a permettere alle forze dell’ordine di incastrare i truffatori. È stato così anche l’altra mattina. E anche in questo caso, come nei precedenti, il responsabile è stato denunciato per tentata truffa aggravata.
Il trucco scoperto è quello solito: test scritti per la patente fatti in collegamento via auricolare con un complice all’esterno che ascolta le domande dell’esaminatore e dà le riposte in tempo reale al candidato. Ancora una volta nei guai è finito un cittadino indiano, peraltro regolarmente residente in Italia. Lo straniero, esattamente come avevano fatto i suoi connazionali già scoperti e denunciati nei mesi scorsi (l’ultimo ad agosto) aveva richiesto l’uso delle cuffie, come previsto per chi ne faccia richiesta dichiarandosi non in grado di leggere bene l’italiano. È in cuffia che vengono impartite le istruzioni da parte dell’esaminatore.
Nascondendo sotto le cuffie un auricolare “Bluetooth” collegato a un telefonino cellulare, si può creare u n collegamento con un complice all’esterno in grado di ascoltare le domande e di dettare le risposte.
Semplice. Peccato che non sia un gioco e che si finisca in Tribunale con l’accusa di tentata truffa aggravata.
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