Cronaca
Lunedì 14 Settembre 2020
Erba, «Troppi 475 euro per Eufemino»
La Corte dei Conti bacchetta il Comune
La nota della magistratura contabile: «Le spese di rappresentanza devono corrispondere a canoni di sobrietà e ragionevolezza». L’assessore: «Nessuno sperpero»
«Le spese di rappresentanza devono corrispondere a canoni di sobrietà e ragionevolezza». La sezione regionale lombarda della Corte dei Conti torna a bacchettare l’amministrazione comunale erbese. Questa volta nel mirino del magistrato istruttore Luigi Burti sono finite una pubblicazione promozionale pubblicata su una rivista e gli Eufemini d’argento. La Corte dei Conti, come è già avvenuto negli anni passati, ha chiesto al Comune un rendiconto delle spese di rappresentanza sostenute nel 2019. L’indagine è stata archiviata - sia chiaro, nessun illecito - ma il magistrato non ha risparmiato alcuni rilievi. L’amministrazione erbese ha speso 4.636 euro per una doppia pagina promozionale sul territorio pubblicata nel 2019 sulla rivista “Italia Più”, distribuita da Direct Mailing in allegato al Sole 24 Ore. Per la Corte dei Conti non si possono far rientrare questi soldi fra le spese di rappresentanza, che dovrebbero essere «funzionali a promuovere e ad accrescere il prestigio dell’ente e non a pubblicizzare e promuovere il territorio». Se proprio si intendono spendere questi soldi, i fondi vanno recuperati dai capitoli di bilancio legati al marketing territoriale perché si parla appunto di pubblicità e promozione, senza fare confusione con quanto serve ad accrescere il prestigio dell’istituzione comunale. La Corte dei Conti ha da dire poi sugli Eufemini. «Per quanto riguarda le spese relative alla manifestazione per il conferimento delle benemerenze civiche, il cui costo per ogni Eufemino ammonta a 475,80 euro, si ricorda che la spesa deve corrispondere ai canoni di sobrietà e ragionevolezza». Nel 2019 l’amministrazione ha ordinato a Rosy Gioielli Srl di Garlasco la realizzazione di quattro Eufemini in argento 925 millesimi: il costo totale è stato 1.903,20 euro. Certo si tratta di spese istituzionali, ma per i magistrati contabili non rispettano in pieno i canoni di sobrietà e ragionevolezza. «Abbiamo ricevuto la lettera della Corte dei Conti - dice l’assessore alle finanze Gianpaolo Corti - si tratta di un’archiviazione, dunque non sono state rilevate criticità. Vengono presentati solo alcuni rilievi: non è la prima volta che la magistratura contabile invita a maggior sobrietà nelle spese di rappresentanza, ma come amministrazione facciamo davvero il possibile per risparmiare su tutto». Per quanto riguarda l’articolo promozionale sulla città di Erba, la Corte dei Conti si limita a dire che non andava incluso fra le spese di rappresentanza ma al massimo andava finanziato con i fondi relativi al marketing territoriale. Sul fronte Eufemini, invece, la critica è più concreta: costano troppo. A questo proposito, va ricordato che nel 2019 l’amministrazione ha commissionato la realizzazione di quattro premi in argento: tre sono stati assegnati lo scorso anno, il quarto è rimasto per il 2020 ed è stato assegnato l’altro giorno all’ospedale Fatebenefratelli di Erba. «Insomma - conclude Corti - se nel 2019 c’è stata una certa spesa per la realizzazione delle benemerenze civiche, quest’anno non abbiamo dovuto investire altri soldi per l’assegnazione dell’Eufemino 2020».
( Luca Meneghel)
© RIPRODUZIONE RISERVATA