Cronaca
Giovedì 17 Settembre 2020
Erba, dai boschi alle imprese chiuse
Blitz anti droga della polizia locale
Gli agenti hanno trovato soprattutto alla ex Spreafico tracce della presenza di tossicodipendenti
Per la polizia locale la sveglia è suonata prima dell’alba di mercoledì 16 settembre.Gli agenti erbesi - insieme ad alcuni colleghi inviati dai comandi di Como, Cantù e Mariano Comense - hanno effettuato un blitz nelle aree dismesse di via Fiume e alla ex-Spreafico di via Leopardi: qui sono state rinvenute tracce che fanno pensare a un uso frequente di stupefacenti in orario serale. L’operazione è stata programmata e guidata dal comandante Giovanni Marco Giglio e segue quella effettuata a metà febbraio dai carabinieri di Erba. «Abbiamo effettuato sopralluoghi in tre edific i- spiega Giglio - distribuiti tra via Fiume e via Leopardi. In centro città non abbiamo riscontrato problemi, di fatto le vecchie industrie restano difficilmente accessibili, mentre in via Leopardi entrare è molto semplice».
Partiamo dunque dalla ex-Spreafico, oggetto del sopralluogo che ha dato i risultati più inquietanti. «Entrare è molto semplice, di fatto non ci sono ostacoli. All’interno non c’era nessuno, ma abbiamo trovato diversi materiali che fanno pensare a una frequentazione assidua. In particolare abbiamo rinvenuto materiali che vengono utilizzati per assumere eroina». Il sospetto è che lo stabile non venga utilizzato tanto come ricovero notturno, quanto piuttosto come un luogo appartato in cui la sera ci si ritrova per assumere stupefacenti. Una situazione di forte degrado al confine tra il centro e la frazione di Arcellasco, all’interno di un’industria dismessa che nell’estate 2017 era già stata teatro di un terribile incendio notturno. Va meglio in via Fiume, nel cuore della città.
«Qui abbiamo effettuato sopralluoghi all’ex-Gasfire e all’ex-Molino Mottana. I materiali che abbiamo rinvenuto all’interno (letti, vestiti, ecc) non sono recenti, tutto è rimasto come diversi mesi fa: sembra proprio che non ci siano incursioni notturne e che queste aree non vengano più utilizzate per dormire all’addiaccio». Anche perché, ricorda Giglio, qui tutti gli ingressi sono stati sigillati mesi fa: i proprietari, a seguito delle ripetute richieste del sindaco Veronica Airoldi, hanno fatto il possibile per scongiurare accessi indesiderati e le misure intraprese sembrano funzionare. Capita ancora che alcuni cittadini segnalino la presenza di persone che scavalcano il cancello dell’ex-Gasfire di via Fiume (anche in pieno giorno), ma i trasgressori si limitano probabilmente a sostare nell’ampio cortile senza entrare negli spazi adibiti a uffici o capannoni.
(Luca Meneghel)
© RIPRODUZIONE RISERVATA