Erba: Azouz a Lecco
per gli arresti domiciliari

Il giudice ha concesso al vedovo della strage di Erba, Azouz Marzouk gli arresti domiciliari, nonostante il no della procura. Il giovane tunisino andrà a vivere a Lecco, in una casa vicina a quella del suo avvocato. Tuttavia non si dovrà allontanare dalla nuova residenza. All'udienza di oggi, invece, non si sono presentati i carabinieri del Ris di Parma

COMO - Azouz Marzouk esce dal carcere e potrà andare ad abitare in un appartamento di Lecco messo a disposizione dal suo legale Roberto Tropenscovino. Il via libera del gip è giunto nonostante il parere negativo del pm Massimo Astori, titolare dell'indagine che vede coinvolto il tunisino. La richiesta era stata presentata la scorsa settimana e sarebbe stata "allegata" anche a una proposta di patteggiamento della pena contenuta in pochi mesi di detenzione. Azouz vivrà da solo in una casa non distante dallo studio legale dello stesso Tropenscovino, in centro città. Secondo gli investigatori che lo accusano di spaccio di cocaina in concorso con altri connazionali, la sua attività sarebbe proseguita anche dopo la strage dell'11 dicembre del 2006. L'udienza odierna del processo per la strage si è conclusa anzitempo. In aula erano attesi tra gli altri alcuni carabinieri del Ris, a partire dal loro comandante Luciano Garofano, che hanno però fatto sapere di essere impossibilitati a intervenire. Cancellata l'udienza di giovedì 20, il presidente dell'Assise ha rinviato il processo a mercoledì 26. In quella occasione saranno sentiti i consulenti della difesa tra i quali il professor Carlo Torre, già consulente della famiglia di Anna Maria Franzoni nel caso di Cogne.

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