Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 02 Ottobre 2014
Era depresso dopo aver perso il lavoro
Le mamme lo cacciano dallo scuolabus
L’episodio nel Meratese: il Comune lo ha impiegato adesso per altre attività
Denuncia dell’associazione “Volontaria-mente”: «C’è ignoranza e bigottismo»
Sospeso dal servizio di accompagnamento dei bambini sullo scolabus non per comprovata incapacità o svolgesse male il suo compito ma perché utente del centro psicosociale di Merate. La storia di “Giorgio” - il nome di fantasia scelto dall’associazione “Volontaria-mente” di Merate che denuncia il caso - sa di ignoranza e di bigottismo.
«Giorgio - racconta Annamaria Di Cagno, presidente dell’associazione - ha 47 anni e da tre è stato messo in mobilità dall’azienda dove ha lavorato per 25 anni. Senza una compagna, cade in uno stato depressivo profondo. Finalmente, trova il coraggio di rivolgersi al suo medico, che lo indirizza al Cps».
I servizi sociali gli assegnano la pulizia della strada e il servizio di accompagnamento dei bambini sullo scuolabus.Per un paio di settimane, va tutto bene. Poi, non si sa come, qualcuno viene a sapere che quell’uomo taciturno e dall’aspetto triste frequenta il Cps.
«Prima - racconta l’assessore del Comune dove il quarantenne svolgeva il compito di accompagnatore - ci ha contattato una mamma, che aveva saputo che quest’uomo era in cura al Cps. Quindi, qualche giorno più tardi, un consigliere di minoranza, che era stato preallertato da un’altra mamma. Per non ferire l’uomo, che tra l’altro svolgeva benissimo le mansioni affidategli, l’abbiamo convocato e sospeso ».
L’articolo completo su La Provincia di Lecco del 2 ottobre
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