Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 08 Aprile 2015
Enti locali, in cinque anni tagli per 8,3 miliardi
Otto miliardi e trecento milioni di trasferimenti complessivamente tagliati dallo Stato ai Comuni negli ultimi cinque anni. Dal 2010 ad oggi quelli sulle casse di palazzo Pretorio sono arrivati a tre milioni di euro. In percentuale, il 53% in meno rispetto alle risorse assegnate cinque anni fa dallo Stato a palazzo Pretorio, con cali progressivi dovuti ai vari provvedimenti in materia di conti pubblici. E se le previsioni sull’ulteriore stretta prevista dal Documento di economia e finanze (Def) , a saltare per Sondrio sarebbe mezzo milione.
I dati, elaborati dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre rispetto al quinquennio 2011-15 parlano chiaro. Secondo l’analisi, i tagli effettuati dallo Stato nei confronti dei Comuni e delle Regioni in questi anni sono stati pesantissimi. Se nelle casse dei sindaci la sforbiciata raggiunge quest’anno gli 8,3 miliardi di euro, alle Regioni a statuto ordinario la quota dei mancati trasferimenti si è stabilizzata sui 9,7 miliardi, mentre per quelle a Statuto speciale la contrazione ha raggiunto i 3,3 miliardi di euro. Anche per le Province, pur in via di estinzione, la riduzione dei trasferimenti è stata di 3,7 miliardi. Complessivamente, i vari Governi che si sono succeduti in questi ultimi anni hanno tagliato alle Regioni e agli enti locali in generale 25,1 miliardi di euro.
Come detto il taglio subìto da palazzo Pretorio è di tre milioni di euro, anche se secondo le stime proprie del Comune dovrebbe essere persino un po’ più alto, intorno cioè ai 3,3 milioni di euro. E per quest’anno, se il Def confermerà il taglio di 1,5 miliardi ai Comuni contro il quale si è già espressa anche l’Anci, per Sondrio si parla di una sforbiciata di 500/550mila euro. «Ormai siamo rassegnati» dichiara l’assessore al Bilancio Gianpiero Busi più preoccupato per il taglio del bonus agli enti virtuosi che mette in discussione i saldi del patto di stabilità.
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