Editoriali / Sondrio e cintura
Domenica 03 Marzo 2019
Energia rinnovabile, Albosaggia investe
Due centrali su torrente e acquedotto
Studio di fattibilità per sfruttare le risorse del territorio offrendo nuovi servizi
Intervento anche sull’illuminazione pubblica: si sostituiscono i punti luce con lampade led
Intende investire sulle fonti di energia rinnovabile il Comune di Albosaggia, che pensa alla realizzazione di due centraline idroelettriche, una sulla rete dell’acquedotto comunale, un’altra sul torrente Torchione.
Una scelta dettata da più di un motivo: da una parte sfruttare le risorse presenti sul territorio offrendo ulteriori servizi ai cittadini, ma dall’altra garantire, in una prospettiva futura, entrate certe per casse comunali, da reinvestire in opere pubbliche.
Lo ha spiegato in aula consiliare nell’ultima seduta la settimana scorsa il sindaco Graziano Murada, partendo da un dato certo.
«Oggi il nostro bilancio comunale vive anche per l’introito che deriva dal forno crematorio, che dopo quella dell’Imu è la maggiore entrata ed è superiore ai contributi che lo Stato riconoscere a questa amministrazione».
In numeri, in virtù di una convenzione stretta a suo tempo con i gestori del forno crematorio, al Comune vengono riconosciuti dei benefit in base al numero di cremazioni fatte, risorse che attualmente all’anno si traducono in 345mila euro, 100mila dei quali vengono distribuiti alle associazioni che operano in paese. Sono 575mila gli euro che si incassano dall’Imu.
«É vero però che la realtà del forno crematorio non durerà in eterno: non possiamo escludere la possibilità che in futuro possano sorgere altri impianti di questo tipo in provincia» di conseguenza l’introito spettante al Comune potrebbe diminuire, aumentando la concorrenza. «Quindi abbiamo deciso di fare delle valutazioni al riguardo individuando progetti che garantiscano un’entrata da investire sulle spese correnti. In questa cornice si inseriscono gli 8mila euro appostati a bilancio per redigere uno studio di fattibilità per la realizzazione di due centraline idroelettriche con una valutazione di massima di costi e benefici, anche in virtù delle nuove norme introdotte dal Gse», il Gestore dei servizi energetici.
Un primo impianto, lo si vorrebbe «costruire sulla rete acquedottistica di proprietà del Comune - ha proseguito Murada -, mentre il secondo riguarda una derivazione sul torrente Torchione, partendo dalla Val di Frer sino ad arrivare sotto località Caselle».
Sempre rimanendo in campo energetico, è ormai prossimo ad entrare nel vivo «un progetto di efficientamento energetico - iniziativa finanziata da Fondazione Cariplo, condivisa con i Comuni di Piateda e Chiuro -, grazie al quale andremo ad intervenire sull’illuminazione pubblica sostituendo tutti i punti luce con lampade led».
Un progetto, lo ha ricordato il sindaco, «ereditato dall’amministrazione precedente».
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