Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 10 Dicembre 2021
Elisoccorso in missione h24
Il primo rodaggio è riuscito
A novembreSono state 28 le uscite in orario notturno, il 60% in provincia
Marconi: «Formazione da completare, dal 2022 gli interventi speciali»
Rodaggio perfettamente riuscito per il servizio di elisoccorso h24 in provincia di Sondrio. Dal 4 al 30 novembre, quindi nei primi 26 giorni di attività, il velivolo in dotazione alla base di Caiolo ha effettuato 73 missioni, delle quali 28 in orario notturno, fra le 20 e le 8 del mattino.
Il 40% delle missioni notturne si è svolto fuori provincia, in quanto è noto che il servizio non è appannaggio esclusivo della provincia di Sondrio, ma regionale, quindi l’elicottero interviene anche su altri territori lombardi, al bisogno, mentre il 60% si è svolto in provincia di Sondrio, sia per portare soccorso a persone in difficoltà, per malore o per altre cause, sia per effettuare trasferimenti di pazienti da ospedale a ospedale, o da Pronto soccorso o Punti di primo intervento a ospedale, i cosiddetti interventi secondari.
«Siamo molto soddisfatti di questo avvio di attività - assicura Gianluca Marconi, direttore dell’Articolazione aziendale territoriale 118 di Sondrio -, anche perché non solo siamo atterrati sulle elisuperfici censite e certificate come tali, ma anche “fuori campo”, cioè su aree e spiazzi situati nei pressi della persona infortunata, da soccorrere, ma non censite come piazzole vere e proprie. È sufficiente, infatti, che via sia un minimo di illuminazione pubblica, oppure siano presenti dei mezzi di soccorso, da terra, che ci illuminano l’area, dopodiché noi con l’elicottero, l’attuale Agusta Westland 139, in dotazione, riusciamo ad atterrare in sicurezza dopo aver sorvolato e controllato l’area».
In effetti, vedere in azione il potente Agusta Westland al buio è un’autentico spettacolo, capace di richiamare l’attenzione di parecchie persone. Già sentire il rumore del mezzo in avvicinamento, a tarda sera, fra le strette montagne delle nostre valli, non è usuale, non tanto quanto lo sia ormai di giorno. Poi c’è il potente fascio di luce che si porta appresso, un mega faro che illumina la zona immediatamente sottostante il velivolo e che permette, ai due piloti, di meglio orientarsi al buio. Quindi ci sono i sorvoli, come detto, fatti apposta per meglio studiare la mappa dell’area e planare in sicurezza, e ugualmente emozionante è la fase del decollo.
«Con l’inizio del prossimo anno - assicura poi Marconi - andremo ad aumentare, ancor più, la nostra operatività fino, con il tempo, a riuscire a effettuare operazioni speciali, cioè recuperi col verricello e in hovering (volo a punto fisso), attualmente appannaggio solo dell’elisoccorso notturno di Como. Per fare questo ovviamente dobbiamo aver completato anche la formazione ad hoc del personale tecnico del Soccorso alpino in servizio alla base di Caiolo».
Attualmente, infatti, i tecnici del Soccorso alpino non effettuano il turno notturno, ma l’intenzione è quella di introdurli allo scopo. Mentre si sta completando la formazione dei tre medici e dei quattro infermieri in più, introdotti per estendere l’h12 all’h24, e, intorno a Natale, assicura Marconi, «i primi soccorritori di nuova formazione potranno essere operativi in autonomia - dice -, in quanto attualmente ci supportano medici e infermieri provenienti da altre basi di elisoccorso lombarde».
Il personale
In totale, sono saliti da 7 a 10 i medici in servizio a Caiolo, e da 12 a 16 gli infermieri, mentre per ogni turno sono operativi due piloti. Operatori per i quali sono stati allestiti moduli abitativi ad hoc, pur temporanei, per assicurare spazi di presidio notturno anche se Marconi garantisce essere già pronto «un progetto di ridefinizione degli spazi interni della base di Caiolo - dice -, attualmente pensata solo per un utilizzo diurno, mentre andremo a rivedere il tutto inserendovi anche ambienti ad hoc per assicurare un minimo di confort per il turno di notte, anche se è noto che, in servizio, non ci si può coricare».
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