Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 31 Maggio 2018
Elezioni, la sfida. Imprese e turismo per crescere
Il dibattito de La Provincia: i quattro candidati sindaco a confronto sui temi caldi per il futuro della città
Presente e prospettive, progetti e strategie di lungo periodo per costruire la Sondrio di domani. Nella sala Succetti di Confartigianato i quattro candidati sindaco di Sondrio Fiorello Provera, Marco Scaramellini, Marco Ponteri e Nicola Giugni si sono confrontati ieri sera nel dibattito promosso da La Provincia in collaborazione con l’Unione artigiani, una discussione in cui sono stati affrontati i temi più sentiti di questa campagna elettorale che si avvicina al traguardo del 10 giugno.
Ad aprire l’incontro, il presidente provinciale di Confartigianato Gionni Gritti. E dopo una breve presentazione di ciascun candidato, il primo tema messo sul tavolo dai moderatori Luca Begalli e Monica Bortolotti(rispettivamente responsabile e redattrice del quotidiano La Provincia di Sondrio) è stato quello della «vocazione» della città, le direttrici su cui impostare lo sviluppo di Sondrio nei prossimi anni.
«Un vero cambiamento lo si otterrà cercando di mettere più soldi nelle tasche dei cittadini, il che innesca la ripartenza dei consumi e la rivitalizzazione del commercio – ha affermato Provera -. Sinceramente non riesco a pensare a Sondrio che improvvisamente cambia pelle e diventa una città turistica, bisogna affrontare il problema sul piano generale, con investimenti dei privati nell’impresa, aiuto agli artigiani sugli appalti e anche una politica seria sul turismo, partendo dalle infrastrutture e pensando in rete con gli altri Comuni».
Secondo Marco Scaramellini, puntare sul turismo è «una prospettiva realistica», perché «abbiamo le condizioni e la “materia prima” - ha detto. Pensiamo ad un turismo non legato al confine amministrativo, ma studiato come comprensorio e come Valtellina. Bisogna partire da subito con politiche diverse, le infrastrutture servono ma valorizzare le iniziative private può portare benefici nel breve, medio e lungo periodo. Svoltare verso il turismo non si fa dall’oggi al domani, ma dobbiamo puntare su questo, creando un consorzio turistico mandamentale che lavori insieme agli altri mandamenti e si relazioni con la Regione».
Anche secondo Marco Ponteri il turismo può crescere molto in città.
«Se Sondrio non fosse sulla traiettoria di un turismo che già c’è sarebbe più difficile – ha affermato –, ma abbiamo migliaia di persone che passano appena fuori città. E non si fermano, perché in questi anni si è voluto investire in altro, si è puntato su grandi opere che però non arrivano ai cittadini producendo reddito. L’amministrazione deve lavorare su una visione integrata che sappia catturare i trend turistici, valorizzare gli aspetti culturali, ambientali, sportivi e il turismo enogastronomico. Se mettiamo insieme tutte queste cose, questi turisti che passano dalla tangenziale li possiamo fermare».
Dal canto suo Giugni ha citato l’esempio di una startup creata da due giovani per l’affitto delle seconde case e la collaborazione fra Comune e Strada dei vini - ufficializzata pochi giorni fa - per la promozione turistica tramite l’infopoint: «La realtà supera anche i programmi politici – ha detto -, Sondrio ha tutte le qualità per essere meta turistica, ha bisogno di strumenti effettivi come pacchetti dedicati al turismo esperienziale e strutture ricettive maggiori. Però dire che Sondrio non è più città di servizi è irrealistico, in città ci sono l’ospedale, scuole, il Tribunale, gli uffici periferici dello Stato, e anche le banche, che stanno attraversando una fase complessa. Se vogliamo che questi posti di lavoro restino a Sondrio, dobbiamo proporre progetti concreti, come un polo bancario di qualità».
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