Elezioni europee, crolla l’affluenza nel Lecchese

«Evidentemente, Bruxelles è percepita come lontana»

È stato necessario attendere fino alle 19 di ieri sera per vedere il dato dell’affluenza alle elezioni europee in Provincia di Lecco superare la fatidica soglia del 50%. Nel dettaglio, solo il 50,80% dei 272.750 aventi diritto si è recato effettivamente alle urne. Il calo, rispetto alle elezioni del 2019, è di tre punti percentuali. Il 26 maggio di quell’anno, infatti, alla stessa ora aveva votato il 53,70% degli elettori.

La disaffezione

«Il dato è preoccupante – sottolinea Manuel Tropenscovino, segretario provinciale del Partito democratico – È evidente che sempre più persone non credono più nella politica, soprattutto quella lontana dalla quotidianità, che non risolve problemi ma spesso ne crea. È una sconfitta per tutti, soprattutto perché i prossimi cinque anni in Europa saranno un passaggio fondamentale per tante questioni».

Alla chiusura delle urne, nel 2019 l’affluenza definitiva in provincia di Lecco era stata del 66,76%. Una quota che questa volta potrebbe risultare inarrivabile.

«Vediamo il dato definitivo. – aggiunge Alessandro Negri, segretario provinciale di Fratelli d’Italia - La scorsa volta si era votato il 26 maggio, a scuole ancora aperte. Certo, le persone votano con meno passione ma non credo ci sia una percezione dell’Unione europea come qualcosa di lontano».

In effetti, ad Oggiono, paese dove Negri è candidato sindaco, l’affluenza alle europee alle 19 è stata del 58,42%. Tredici punti in più di Lecco, dove si era recato alle urne solo il 45,44%. Tra i Comuni con l’affluenza più alta, inoltre, si segnalano Parlasco con il 76,98%, Colle Brianza con il 68,09% e Cremella con il 65,38%.

«Con le elezioni europee – commenta Daniele Butti, segretario provinciale della Lega - si fa sempre più fatica rispetto al solito ad avere una partecipazione ampia, quasi come se quello che succede a Bruxelles fosse qualcosa che ci riguardi meno. Dato che in realtà non è così, mi auguro che alla fine il dato dell’affluenza sia buono. Le molte elezioni amministrative per la nostra provincia stanno facendo da traino».

Una questione di dignità

Un parere condiviso anche da Roberto Gagliardi. «È evidente – chiosa il segretario provinciale di Forza Italia - la disaffezione dell’elettorato nei Comuni dove si è votato solo per le europee. La percentuale è più alta nei Comuni dove si votava anche per le amministrative».

«Spero che l’affluenza possa ancora aumentare prima della chiusura delle urne - diceva ieri sera - Questo darebbe maggiore dignità e forza al nuovo governo europeo e ai molti nuovi sindaci prossimi ad iniziare il loro mandato».

Tra i Comuni con l’affluenza più bassa ci sono Sueglio (18,61%), Esino Lario (28,89%) e Colico (32,86%).

«Il diritto di voto universale – è l’analisi di Eleonora Lavelli, segretaria provinciale di Azione - conquista tutto sommato recente, sembra essere dato per scontato, con il risultato che a decidere le sorti dei paesi e dell’Europa è una minoranza della minoranza di cittadini. Ci sarà chi è sfiduciato, chi è stufo della politica o semplicemente è malato o in vacanza.

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