Cara Provincia,
sono uno studente universitario e desidero rispondere alle lettere che sono state inviate da alcuni miei compaesani come forma di protesta verso il progetto del percorso ciclo pedonale sul Lago di Pusiano.
Le opzioni sono due: o chi ha scritto è un esperto di moti ondosi, di bilanci pubblici, di opere pubbliche internazionali, di fauna lacustre e di turismo, oppure ha usato questi elementi come argomentazioni aggiuntive, senza spiegare chiaramente quali siano i motivi di tale protesta.
Stiamo davvero cercando di dimostrare che un'opera del genere potrebbe essere un "eco mostro"?
Temiamo seriamente che gli uccelli del lago spariscano?
Io vorrei che quest'opera venisse realizzata per poter dire che finalmente anche in Italia si è in grado di passare dalle parole ai fatti.
Si, vorrei che quest'opera venisse realizzata perché abito a pochi passi dal Lago e vedere famiglie, ragazzi e diverse generazioni che godono del proprio territorio è solo un piacere.
Vorrei che quest'opera venisse realizzata perché trovo ridicolo anche solo il pensare allo sterminio degli uccelli di lago per 450 metri di percorso.
Per dare respiro, con un po' di turismo, alle attività commerciali presenti sul territorio, che in un periodo di crisi come questo non se la passano certamente molto bene.
Ogni giorno spero che questo immobilismo e questa paura di cambiare, in Italia, se ne vadano pian piano lasciando spazio ad una voglia di innovazione e di miglioramento.
Federico Zoia
Casletto Rogeno
Mi dispiace molto, caro Federico, aver dovuto sintetizzare la sua lunga lettera. Lei ha mostrato un lato diverso dalle cose, con toni pacati e argomenti solidi. Credo anch'io che sia sbagliato il "no" a prescindere (nel mio giardino) e che le bellezze della natura vadano fruite. Ma sono pure convinto che, come in tutte le cose della vita, ci vogliano regole, controlli e tanto buon senso.
Ernesto Galigani
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