Cronaca / Lecco città
Domenica 06 Maggio 2018
Ecco l’esempio di Valsamoggia
per ispirare la “Grande Lecco”
L’analisiIncontro organizzato in Confindustria sul futuro della città
Presente il sindaco del Comune emiliano nato dalla fusione di cinque realtà
La “Grande Lecco” è stata al centro dell’incontro promosso da Appello per Lecco, che si è svolto venerdì sera nella sala conferenze di Confindustria Lecco-Sondrio.
Si è trattato di un ulteriore approfondimento di una questione ormai di grande attualità, che l’associazione lecchese ha recentemente affrontato con la pubblicazione del volume, a cura di Paolo Valsecchi, “La Grande Lecco, un confronto necessario”.
Alla serata hanno partecipato Daniele Ruscigno, sindaco del Comune di Valsamoggia (Bo), istituito nel 2014 attraverso la fusione di cinque comuni; Virginio Brivio, sindaco di Lecco; Federico Gusmeroli, esperto di riorganizzazione istituzionale, e il giornalista Paolo Valsecchi.
L’intervento più atteso era proprio quello del sindaco Daniele Ruscigno, che ha raccontato la sua esperienza dopo la fusione dei cinque comuni in provincia di Bologna; una fusione che ha portato il nuovo comune ad avere una popolazione che supera i 30 mila abitanti. Dopo i primi quattro anni dalla fusione il bilancio del sindaco è stato molto positivo. Ha sottolineato come il nuovo Comune abbia potuto godere di maggiori finanziamenti, avere un peso politico maggiore nei confronti delle istituzioni e soprattutto sia stato messo nella condizione di poter ottimizzare e razionalizzare organismi e servizi.
In particolare Daniele Ruscigno ha fatto l’esempio degli asili nido: grazie all’unione tutti i cinque paesi hanno mantenuto i loro asili ma hanno razionalizzato le rette, consentendo così ad un maggior numero di persone di potervi accedere. Sono stati inoltre costruiti nuovi impianti sportivi, una nuova scuola e alcuni spazi industriali sono stati messi a disposizione di nuove startup. In sintesi, gli sprechi vengono abbattuti: solo sul fronte dei costi degli amministratori il nuovo Comune di Valsamoggia ha risparmiato ben 800 mila euro.
Un esempio, dunque, di come la fusione possa giovare a tutti senza che nessuno rinunci alla propria identità e alle proprie tradizioni. Del resto, come ha precisato Federico Gusmeroli, quello dell’unione tra i Comuni italiani è un percorso già avviato che non si fermerà. Già ora il numero dei Comuni in Italia è diminuito e la strada tracciata è percorsa ormai sempre di più per i vantaggi economici e organizzativi che si ottengono. Per il sindaco di Lecco Virginio Brivio sarà bene che ora i singoli consigli comunali mettano all’ordine del giorno questa problematica, perché si cominci un dibattito il più possibile condiviso. E’ quello peraltro che si augura anche Appello per Lecco: «Abbiamo l’occasione di essere protagonisti del nostro destino e dobbiamo sfruttarla. In caso contrario qualcun altro deciderà per noi perché è evidente che presto o tardi vi sarà una riorganizzazione dei Comuni italiani che riguarderà anche il nostro territorio».
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